Provocazione per provocazione








Proposta per salvare la scuola: “Tagliare le ferie degli insegnanti”. La proposta arriva dal preside di un istituto dell'hinterland milanese. Il progetto, avversato dai sindacati, calcola 15 giorni per 700mila docenti e ottiene qualcosa come 10 milioni e 500mila giornate lavorative che potrebbero essere utilizzate per salvare la scuola Un’iniziativa “Salva Italia” anche per la scuola: ridurre le ferie estive degli insegnanti di due settimane e utilizzare quelle ferie in giornate di lavoro per accrescere le prestazioni della scuola in favore degli alunni. Lo ha proposto al collegio di suoi insegnati un preside Luciano Giorgi di Cisliano, nell’hinterland milanese.
Da RTS parte una contro proposta per salvare gli insegnanti: “ Tagliare gli impegni pomeridiani degli organi collegiali”. La proposta dovrebbe sostituire la presenza degli insegnanti a scuola per gli obblighi di frequenza agli organi collegiali, con una partecipazione on line ( video conferenza su piattaforma digitale ) da casa. Si risparmierebbero, in questo modo, per molti docenti pendolari l’uso della automobile con risparmio economico e ambientale, e si incrementerebbe la capacità di utilizzo delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione.
Provocazioni su provocazioni, così non si salva nessuno, non si salva la scuola, non si salvano gli insegnanti, ma soprattutto non si salva il nostro Paese.


Aldo Domenico Ficara