I commenti all’intervista Aprea su Ilsussidiario.net



Sono 3 i commenti alla interessante intervista di Federico Ferrau all’assessore ( Regione Lombardia ) Aprea  http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2012/3/7/SCUOLA-Aprea-la-chiamata-diretta-funziona-troppa-ideologia-rovina-la-scuola/252642/,  fatta per conto della rivista on line Ilsussidiario.net:



 Deve decidere il MIUR (Aldo Domenico Ficara)

Se, con la sperimentazione lombarda di un nuovo reclutamento dei docenti, si intende studiare un accordo con il Governo che sia rispettoso dei diritti acquisiti e delle leggi nazionali, e che consenta, per chiamata diretta, di scegliere gli insegnanti migliori in piena coerenza con il progetto educativo delle scuole, a livello ministeriale si dovrà determinare una norma in deroga a tutta la legislazione vigente, ivi compreso l'attuale sistema di reclutamento che si regge sugli articoli 399 e 400, del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione. Altrimenti queste "innovative" modalità di reclutamento del personale docente, saranno solo buoni intenti, che rimarranno come mero esercizio per ipotizzare una probabilistica futura governance scolastica, senza alcun riscontro pratico di ottimizzazione didattico-organizzativa.

 La chiamata diretta funziona ma ...non è prevista! (Vincenzo Pascuzzi)

1) Leggiamo nel titolo "Aprea: la chiamata diretta funziona", ma nel testo la chiamata diretta viene negata ed esclusa! 2) Ancora Aprea "Vogliamo introdurre una sperimentazione – peraltro limitata ai supplenti annuali – per verificare la bontà di un nuovo modello di utilizzo dei docenti e, un domani, di un modello di reclutamento; ma si tratta sempre di una modalità di chiamata dei docenti aventi diritto." Risposta vaga, oscura, reticente. Perché Aprea non specifica il tipo di "utilizzo" da sperimentare e le modalità; poi come farà, "un domani", a sperimentare anche il "reclutamento" senza ledere i diritti acquisiti? 3) Noto che nell’intervista il ritornello su i diritti acquisiti viene ribadito ben 5 volte su 13 risposte e forse perciò ottiene l’effetto contrario! 4) C’è contraddizione - mi sembra - tra il voler eludere la "burocrazia ministeriale" e poi cercare un accordo Stato-Regioni e fra Regioni. 5) Chi la pensa diversamente da Formigoni e Aprea non solo ha lanciato un appello ma è andato oltre programmando un’assemblea pubblica (12 marzo) e addirittura un presidio sotto il Pirellone (27 marzo).

 Ideologia, un paravento (enrico maranzana)

“Se chiediamo alle scuole di essere efficaci rispetto al successo formativo, di elevare sempre di più la qualità degli apprendimenti, dobbiamo anche lasciare che le scuole in tutto o in parte abbiano la responsabilità delle proprie risorse umane” è un’implicazione: asserzione valida solo se è valida la premessa. Stiamo con i piedi per terra; apriamo il POF del liceo Manzoni di Milano, il fiore all’occhiello dell’amministrazione. Leggiamo i documenti che mostrano i criteri adottati per l’assegnazione dei voti: per tutte gli insegnamenti la conoscenza è l’oggetto della valutazione. Apprendere è sinonimo di imparare; il successo formativo è commisurabile alla quantità di materia che uno è riuscito ad assimilare. E’ questo l’orientamento del sistema educativo di istruzione e formazione? E’ questa la strategia per far crescere le qualità dei giovani? La conoscenza non è il fine dell’istituzione: far dipendere da questa il successo formativo è una semplificazione che banalizza la mission della scuola.

Aldo Domenico Ficara