Il progetto di legge della Regione Lombardia «Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione» che
ha visto d’accordo Formigoni e Profumo, crea un “doppio vulnus”. Uno di
carattere legislativo, l’altro molto più importante, a mio modo di vedere, di carattere
etico. Si tratta, nello specifico, della
legge che permette, secondo l’art.8, la chiamata diretta dei docenti da parte
dei dirigenti scolastici. L'articolo 8 della legge in questione prevede, infatti, che a partire dall'anno
scolastico 2012/2013, a titolo sperimentale, le istituzioni scolastiche statali
possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di
reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche
annuali. Prima di indire concorsi dal sapore fortemente clientelare, il MIUR
dovrebbe rispettare alcune sentenze emesse da alcuni Giudici del Lavoro.
I tribunali del
Lavoro hanno riconosciuto il diritto all’immissione in ruolo per alcuni precari
che hanno prestato servizio per oltre 36 mesi su posti cattedra vacanti. Per
cui il ministro Profumo, non dovrebbe avallare certe leggi o sperimentazioni,
in quanto l’universo precario, giustamente, non comprenderebbe. Questa
legge lombarda, preclude il diritto acquisito sul campo, ad
avere quel posto fisso, da parte di tutti i docenti precari di quella Regione .
Adesso questi docenti dovrebbero
concorrere, insieme ai neo laureati, su posti che per anni hanno ricoperto,
garantendo sempre il servizio pubblico. Inoltre, il fatto che questa legge
venga approvata da un Consiglio Regionale
fortemente inquisito per tangenti
, che ha visto finire in carcere assessori , il segretario del Consiglio
Regionale, un vicepresidente del Consiglio, anche l’altro vicepresidente di
area politica PD accusato di corruzione, la dice lunga sul clima etico-morale,
da cui scaturisce una legge, la cui applicazione pretenderebbe il massimo della
responsabilità e dell’etica. I giornali di oggi, ci informano che anche la Lega
Nord, che non perde mai l’ occasione di definire Roma “ladrona”, sarebbe
invischiata nel giro delle mazzette e della corruzione. Ma queste persone hanno
quel “senso etico” e quel “senso civico”, indispensabile per amministrare la
cosa pubblica? Siamo certi che le leggi che approvano, hanno lo scopo di essere
utili per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione? Io direi proprio di no!!
Provo meraviglia, che il ministro Profumo, non si sia posto nessun dubbio al
riguardo, ma invece abbia pienamente condiviso l’azione politica di
un’amministrazione fortemente inquisita. Se questa stessa legge si fosse fatta
in Calabria, terra in cui vivo, dove le cronache giudiziarie, ci informano che il
Governatore
Giuseppe Scopelliti e il fratello Consolato sarebbero parte integrante, anzi,
fondamentale, di quella che l’ufficiale dell’Arma Giardina, ha definito più
volte una lobby affaristico- massonica, in cui vi sono i vertici delle cosche e
della politica, vi lascio immaginare quali sarebbero potuti essere i risultati
in termini di crescita e sviluppo. Personalmente, in più di un mio articolo, ho
denunciato la coincidenza di un sostanzioso numero di dirigenti scolastici
appartenenti direttamente o indirettamente
a logge massoniche, affiliati ad un sistema affaristico-massonico che li ha
proiettati ad essere classe dirigente.Ma quale garanzia di carattere etico
potrebbero dare tali dirigenti, se direttamente responsabili del reclutamento
del corpo docenti della scuola che dirigono? Nel paese in cui la corruzione è
dilagante e la relazione annuale fatta dalla Corte dei Conti è inquietante, il sistema dei concorsi oltre
che inutile per la crescita e lo sviluppo è addirittura dannoso per gli
squallidi aspetti del clientelismo e della corruzione. Ci sarebbero anche altri
aspetti negativi riguardanti il sistema di reclutamento proposto
dall’inquisitissimo Consiglio Regionale della
Lombardia, come per esempio la sudditanza psicologica che il docente
reclutato avrebbe nei confronti del suo esaminatore-dirigente, che potrà sempre
ricordargli che se lui è un docente di quella scuola lo deve alla esclusiva volontà
del suo dirigente-esaminatore. Questa è roba da terzo mondo, mi spiace che il
nostro ministro della pubblica istruzione, lo consideri una cosa seria.
Lucio Ficara FLC