Il Partito Democratico fa marchette ?



In un' intervista fatta per Ilsussidiario.net l’ex Ministro Mariastella Gelmini alla domanda su quale siano state le ragioni effettive per cui il Pd aveva presentato un emendamento all’articolo 50 del Dl semplificazioni sugli organici della scuola ( l’indicazione di assumere 10mila precari ), risponde che presumibilmente si tratta di una “marchetta” dello stesso partito al suo elettorato. Ma cosa vuol dire fare una marchetta ?

 

 

 Originariamente il termine marchetta designava una sorta di francobollo (marca, appunto) che veniva applicato sul libretto assicurativo personale degli operai per attestare l'avvenuto pagamento dei contributi previdenziali e delle assicurazioni sociali. Il sistema delle marche previdenziali, iniziato in epoca fascista, è rimasto in uso fino ai primi anni settanta, quando fu sostituito da altri sistemi per l'assolvimento degli obblighi contributivi e previdenziali. In senso traslato il termine venne usato per indicare un gettone che il cliente di un bordello ritirava alla cassa pagando in anticipo la prestazione, e che successivamente lasciava alla prostituta con la quale s'intratteneva, in modo tale da permetterle di riscuotere il compenso dovutole. Da qui in poi, il termine marchette è sempre stato riferito all'ambito della prostituzione. ( da Wikipedia ). Di marchetta in marchetta, voglio proporre un vecchio articolo  dal titolo: “Gelmini basta con le marchette per la lega... bocciata dal TAR, ora è a rischio commissariamento “.  Pubblicato sul sito  Destra di popolo.net ( circolo di cultura politica-Genova diretto da Riccardo Fucile ) di cui si riporta il link: http://www.destradipopolo.net/?p=1475

Forse l’abitudine ad usare termini, di cui la politica farebbe meglio a non abusare, rischia di rendere ancora più volgare un mondo che troppo spesso salta alle cronache giudiziarie per corruzione, concussione ed illeciti vari.

Aldo Domenico Ficara