INTERROGAZIONE PARLAMENTARE: concorso DS in FVG


INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE,
UNIVERSITA’ E RICERCA

Per sapere – premesso che:
a norma dell’art.8 del bando di Concorso per esami per il reclutamento di dirigenti scolastici (G.U. Serie
Concorsi 15.7.2011, n. 56 – DDG 13.7.2011) si è svolta la prova preselettiva nazionale in data 12 ottobre
2011, consistente in un test di 100 domande articolate in quesiti a risposta multipla, prova che si intende
superata con il punteggio minimo di 80 centesimi;




i candidati della Regione FVG, presentatisi alla prova in numero di 404, su 498 domande presentate, hanno
superato la suddetta prova nel numero di 122, tre dei quali concorrenti per le scuole di lingua slovena,
ottenendo, complessivamente, un risultato di eccellenza attraverso il superamento di un test oggettivo e, con
la percentuale di ammessi agli scritti del 31%, si sono qualificati primi a livello nazionale in cui si è
raggiunta una percentuale del 25%;
in data 14 e 15 dicembre 2011, si sono svolte a Trieste la prima e la seconda prova scritta così come previsto
dall’art.10 del bando: “Le due prove scritte accertano la preparazione del candidato sia sotto il profilo teorico
sia sotto quello operativo, in relazione alla funzione di dirigente scolastico. La prima prova scritta consiste
nello svolgimento di un elaborato su una o più tra le aree tematiche di cui all’art. 8 del bando. La seconda
prova scritta consiste nella soluzione di un caso relativo alla gestione dell'istituzione scolastica con
particolare riferimento alle strategie di direzione in rapporto alle esigenze formative del territorio. Sono
ammessi alla prova orale coloro che ottengono un punteggio non inferiore a 21/30 in ciascuna prova scritta.“;
la commissione regionale del FVG, composta dal Presidente dott. Marco Meloni, avvocato dello Stato, dalla
dott.ssa Annamaria Germini, dirigente scolastico, Dott. Gianpaolo Dolso, professore universitario, non
risulta abbia provveduto ad esplicitare sul sito dell’ USR i criteri di valutazione delle prove scritte, il
calendario della correzione delle stesse (come invece realizzato da altre regioni come Lombardia ed Emilia
Romagna) e tantomeno l’imminente uscita dell’elenco dei candidati ammessi all’orale;
in data 8 marzo 2011 la commissione, prima in tutta Italia, ha provveduto a rendere noto l’elenco dei 36
candidati di lingua italiana ammessi all’orale e dei 2 in lingua slovena; il bando di concorso in oggetto
prevedeva 43 posti messi a concorso per i candidati di lingua italiana e 3 per quelli di lingua slovena;
si evidenzia che i candidati risultati eccellenti in una prova di carattere oggettivo si sono rivelati essere non
idonei a sostenere la prova orale e che pertanto 7 posti di dirigenza di lingua italiana rimarranno scoperti,
senza contare che a norma dell’art. 7 co.3 del DPR 10 Luglio 2008 n° 140 “le graduatorie hanno validità
triennale a decorrere dalla data della pubblicazione”;
ritenuto che ricorrano i presupposti per sottolineare come la commissione abbia operato violando il principio
di economicità non garantendo la copertura dei posti messi a concorso con l’espletamento di una procedura
concorsuale che grava pesantemente sul bilancio pubblico;
si sottolinea altresì che, non dando l’opportunità a più candidati di misurarsi con le prove orali, si viene meno
alla verifica della professionalità degli stessi così come espressamente previsto dall’art 10 del citato bando di
concorso: “La prova orale consiste in un colloquio interdisciplinare sulle materie indicate nel
presente bando in relazione alle tematiche di cui all’art.8 e accerta la preparazione
professionale del candidato anche con eventuali riferimenti ai contenuti degli elaborati
scritti. La prova orale accerta, altresì, la capacità di conversazione su tematiche
educative nella lingua straniera prescelta dal candidato”; -
se il Ministro interrogato sia venuto a conoscenza dei fatti sopra sinteticamente descritti;
quali iniziative intenda assumere per verificare e rassicurare sulla circostanza che lo svolgimento dell’attività
della Commissione sia stato conforme ai principi di efficacia, trasparenza ed efficienza, nel pieno rispetto
delle normative vigenti, con particolare riferimento agli indirizzi informatori della Pubblica
Amministrazione.

Ivano STRIZZOLO
22 MARZO 2012