«Il concorso per presidi deve essere annullato»

di Antonella Fanizzi

BARI -  «Il concorso per dirigenti scolastici deve essere bloccato. Una delle commissioni esaminatrici ha al proprio interno un componente iscritto ad una associazione professionale, per questo incompatibile a farne parte. E, cosa ancora più grave, sui verbali redatti dalla commissione dell’aula 4 non è menzionata l’espulsione di un candidato, ammesso addirittura a sostenere gli orali».



Gerardo Troiano, un professore di Foggia, guida il comitato dei docenti che non hanno superato gli scritti e che per questo dovranno rinunciare al sogno di fare il preside. Gli insegnanti bocciati chiedono che il concorso venga annullato. «Ci sono pesanti sospetti - è l’accusa - sull’operato della commissione».

I fatti risalgono al 14 dicembre scorso: nell’aula 4 dell’istituto Elena Di Savoia, uno degli istituti di Bari in cui si sono tenute le prove scritte, vengono mandati via due candidati sorpresi a copiare. Il giorno seguente però uno dei due professori espulsi si risiede sui banchi per affrontare il secondo scritto. Come se nulla fosse accaduto.

La protesta esplode il 4 maggio, con la pubblicazione dell’elenco degli ammessi a sostenere l’orale: su 895 partecipanti, passano il turno in 228 - i posti disponibili per la Puglia sono 236 - compreso il docente invitato dal comitato dei vigilanti a raccogliere le proprie cose nel giorno della prima prova, ma risultato idoneo a sostenere quella successiva.

Nei verbali di quell’episodio non c’è traccia. Per questo i docenti che non hanno superato la selezione si sono già rivolti alla magistratura. «Non ci è stato neppure consentito - prosegue Troiano - l’accesso informale agli atti. A conferma delle nostre perplessità, ci sono inoltre le sostituzioni dei membri delle commissioni, che giorno dopo giorno continuano a rassegnare le dimissioni».

Dopo l’esposto alla Procura della Repubblica e le richieste di sospensiva al Tar, i candidati per i quali il concorso è finito organizzano un sit-in. La manifestazione si terrà mercoledì, davanti al liceo scientifico Salvemini di Bari, sede degli orali. «Consegneremo ai commissari - dice Troiano - una lettera, chiedendo loro di mostrare coraggio verso chi ha inquinato il regolare andamento del concorso».

Il direttore generale pro tempore dell’Ufficio scolastico regionale, Ruggiero Francavilla, smorza la polemica: «A breve i docenti che hanno presentato la domanda potranno ricevere copia delle prove da ciascuno sostenute. Stiamo collaborando con la magistratura: non abbiamo nulla da nascondere e per questo abbiamo consegnato gli atti». L’esame comunque non è in discussione: «Non spetta a noi - spiega Francavilla - condurre le indagini. Qualora dovessero risultare irregolarità, assumeremo gli opportuni provvedimenti». Il direttore dell’Usr ritiene che il comitato di vigilanza abbia fatto il proprio dovere: in totale sono stati espulsi una trentina di docenti. Il concorso si è rivelato uno scoglio difficile da superare in tutte le regioni italiane: in Puglia ce l’ha fatta il 26% dei partecipanti, in Liguria, per esempio, soltanto il 13%.

Fonte articolo:La Gazzetta del Mezzogiorno.it