Continuando di questo passo si rischia la dematerializzazione, ma della scuola

di Lucio Ficara 14 settembre 2012     L’anno scolastico 2012 - 2013 parte con la convinzione di raggiungere alcuni obiettivi. Tra questi obiettivi c’è quello, previsto dall’art.7 del Dl. 95 del 6 luglio 2012, sulla dematerializzazione delle procedure amministrative  in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità  dei docenti , del personale, studenti e famiglie. Ci sarebbe da esclamare: “era ora che qualcuno imponesse la digitalizzazione all’interno delle scuole!”. È dai tempi del ministro per l’ innovazione e le tecnologie Lucio Stanca , che si parla di dematerializzazione delle procedure amministrative. Sono passati due lustri ed ecco arrivare una legge che ci impone di fatto la digitalizzazione nella scuola.
Quindi a partire da quest’anno scolastico  è obbligatorio da parte degli studenti  iscriversi alla scuola dell’ ordine o del grado successivo esclusivamente in modalità on line, attraverso un apposito applicativo che il Ministero  dell'istruzione, dell'università e della ricerca mette a disposizione delle scuole  e delle famiglie. Sarà obbligatorio, inoltre, il redigere, da parte della scuola,  la pagella degli alunni in  formato elettronico. Anche l’uso del registro elettronico , consultabile  on line, sarà  un atto dovuto, così come sarà obbligatorio  comunicare con  studenti e  famiglie, attraverso documenti inviati in formato elettronico. L’obiettivo di dematerializzazione delle procedure amministrative che sta per essere attuato nelle scuole, dovrà avvenire senza nuovi o maggiori oneri a  carico  della finanza pubblica. Il fatto che nessuna risorsa economica sia stata prevista per il raggiungimento di questo importante obiettivo, sta mettendo in grave difficoltà organizzativa  le scuole, che si stanno disimpegnando con le risorse umane e finanziare disponibili nei miseri fondi d’istituto. Le domande che ci poniamo, sono di buon senso: “perché non trovare risorse economiche per una così importante missione?” “ Perché non rinunciare alla folle spesa di qualche costosissimo cacciabombardiere, per recuperare risorse finalizzate alla digitalizzazione delle scuole?”. Il voler rendere le nostre scuole, “scuole europee” ha un costo e quindi è necessario trovare le risorse economiche opportune al caso. Continuando di questo passo,   non vorremmo assistere, visti i modesti investimenti indirizzati all’istruzione pubblica, piuttosto che alla “dematerializzazione delle procedure amministrative”  nelle scuole, alla “dematerializzazione” del sistema scolastico italiano.