Torna, come un fulmine a cielo sereno, il rischio 24 ore per i prof

di Lucio Ficara 9 novembre 2012    La commissione Bilancio, presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti,  ha ritenuto del tutto  insufficienti i tagli proposti dal ministero della Pubblica Istruzione per ottemperare alle richieste imposte dalla spending review. Si tratta di un vero fulmine a cielo sereno, a distanza di poche ore dalla scadenza per potere presentare un emendamento. Torna quindi, alto e imprevisto, il rischio di aumento dell'orario dei docenti o di tagli lineari. Se non si troveranno i circa 600milioni di euro, per il triennio 2013-2015, l’ipotesi in campo sono solamente due: l’aumento a 24 ore dell’orario settimanale dei prof della scuola secondaria, a parità di stipendio, o in alternativa i soliti tagli lineari.
Giorgetti , ha spiegato che il ministero dell'Istruzione «non può pensare che siano altri comparti dell'amministrazione a farsi carico dei tagli alla scuola». Questa notizia diramata qualche minuto fa, mette in allarme sindacati e docenti, che erano stati rassicurati anche dal ministro Profumo, che il pericolo dell’aumento di orario di servizio settimanale a parità di stipendio era sicuramente scongiurato. Adesso scatta la caccia al risparmio alla spesa tutto interno al Miur, per presentare nel giro delle prossime 24 ore un emendamento che spieghi da dove arrivano le risorse di risparmio alla spesa. Per domenica sera dovrà essere presentato un emendamento e , in questo dovranno , esserci  chiari e precisi i risparmi che il Miur intende fare. Tra i relatori dell’emendamento c’è l’inossidabile Brunetta che si definisce scettico. Infatti lo scetticismo di Brunetta si basa sul fatto che dalla scuola non arriveranno, per mancanza di tempo, indicazioni chiare e precise. Brunetta afferma: per trovare i soldi dal bilancio della scuola serve un vero “miracolo”.

Lucio Ficara