Il lavoro dei docenti

di Mattia Testa – Il Messaggero - 8 gennaio 2013 – pag. 14

Che gli insegnanti non siano tutti eguali è vero. Posso confermarlo per diretta esperienza. La disomogeneità di impegno, di competenze specifiche, di produttività è un dato reale. Gran parte dei docenti lavora con serietà, rigore ed entusiasmo, una parte minoritaria non fa il proprio dovere, forse, perché frustrata e demotivata dal modesta status sociale.






Va da sé che lo stipendio, poco appetibile, non giustifica minimamente disimpegni e fughe dalle proprie responsabilità professionali che mettono in cattiva luce tutta la categoria.

Fare emergere il merito individuale, tuttavia, risulta assai complicato. Non è, infatti, semplice stabilire chi deve e che cosa si deve valutare. Demandare tutto ai protagonisti interni alla scuola: dirigenti, studenti, famiglie, commissioni formate dalle varie componenti o a un’agenzia valutativa esterna?

Come valutare le tante variabili del delicato e non sempre quantificabile lavoro? Penso che sia indispensabile avviare un lavoro di riflessione critica e autocritica per individuare modalità e criteri funzionali a una valutazione affidabile, equa, tale da premiare chi lavora più e meglio.

Mattia Testa
Roma

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