Docenti precari: uniti al presidio del 23 agosto a Montecitorio

Riceviamo e pubblichiamo:

Ci risiamo! Come ormai ogni anno si sta consumando in questi giorni sotto i nostri occhi l’ennesima umiliazione a danno della qualità della scuola pubblica statale e dei diritti maturati da più di 150.000 insegnanti precari  abilitati, specializzati e con esperienza maturata sul campo che stazionano nelle graduatorie ad esaurimento  da lunghissimo tempo.  Molti da oltre 20 anni!
Anche quest’anno si cerca di mistificare la realtà con una sterile demagogia   che ci parla di digitalizzazione, di corsi e concorsi per entrare nel mondo della scuola, di messa in sicurezza degli edifici scolastici, di  migliaia di assunzioni sul sostegno, di  bisogno di “svecchiare” il corpo docente.  Basta farsi un passeggiata nelle nostre aule per capire il dramma in cui i docenti e gli alunni si sono ritrovati dopo i violenti tagli degli ultimi anni ed in particolare quelli del  governo Berlusconi-Tremonti-Gelmini  che, in un colpo solo, ha tolto 8 miliardi alla scuola pubblica mandando a  casa più di 150.000 insegnanti.







La classi pollaio con più di  27-28 alunni sono ormai la norma, il tempo pieno  e le copresenze non sono che un ricordo in molte scuole, i parametri per l’assegnazione del sostegno non vengono rispettati se non costringendo i genitori a sporgere denuncia e ad imbarcarsi in estenuanti  ricorsi, la continuità didattica non esiste più e gli\le insegnanti cambiano ogni anno.
La risposta del governo Letta  a questo stato di cose è in palese continuità con i governi precedenti:  l’assunzione di  soli 11.268 docenti in totale per scuole materne,elementari,  medie e superiori  di tutta Italia non sono che un’elemosina che priva ancora una volta la scuola pubblica statale delle risorse di cui  necessita.
Non sono questi i numeri di cui la scuola  ha bisogno  per offrire un servizio  di qualità ! Non sono questi i numeri per  rispettare almeno l'enorme europee che prevedono l’assunzione a tempo indeterminato dopo d 3 anni di precariato. Non sono questi i numeri per restituire agli\alle insegnanti dignità e prospettive future. Non sono questi i numeri per  ri-costruire una scuola pubblica degna di un paese civile di qualità, inclusiva e pluralista.
I precari e le precarie della scuola cobas CHIEDONO il ritiro dei tagli Gelmini e di tutti i provvedimenti attuativi, l’immissione in ruolo su TUTTI i posti disponibili in organico di diritto e di fatto,   lo sblocco completo del turn over e l’abolizione della legge Fornero, il ripudio di tutte le grandi opere inutili e dei progetti  guerrafondai.
Per far sentire la nostra voce ed unirci alle rivendicazioni dei colleghi di ruolo inidonei, del personale ATA , dei docenti ITP, dei docenti “quota 96",   invitiamo tutti e tutte venerdì 23 agosto a Montecitorio dalle 9,00  in poi !!!
 
Docenti Precari Cobas Scuola