RIVENDICO LA PATERNITA' DI UN ARTICOLO PUBBLICATO SUL MANIFESTO

Ma che fai mi copi? E' la domanda che ci facevamo quando eravamo studenti ed un compagno furbetto buttava l'occhio sul tuo compito di matematica o di latino. A volte crescendo non si perde il vizio e c'è chi indolente e spudorato copia senza ritegno. Oggi sul giornale il Manifesto, leggo un articolo che in alcuni tratti è identico ad un mio articolo pubblicato il 3 agosto 2013 dalla testata giornalistica per cui lavoro: La Tecnica della Scuola. L'articolo in questione ha destato l'interesse di molti esperti di scuola, tanto da essere citato dalla Gilda news TV. Oggi lo ritrovo a tratti sul prestigioso quotidiano il Manifesto, diretto pregevolmente dalla bravissima Norma Rangeri. 
Vediamo cosa scrivevo io il 3 agosto e cosa scrive il giornalista Giuseppe Calicetti il 22 agosto:

(scriverò in rosso alcuni passi del mio articolo, in blu i passi identici dell'articolo di Calicetti)

L’aumento, per via legislativa, dell’orario di servizio dei docenti delle scuole secondarie da 18 a 24 ore settimanali a parità di stipendio, che tanto scompiglio e indignazione generò tra i docenti e sindacati, forse non fu solo uno svarione del governo Monti. Per alcuni protagonisti del mondo della scuola quella proposta rappresenta un’idea strategica che dovrebbe trovare conferma nella prossima partita di rinnovo contrattuale. 


l'aumento, per via legislativa, dell'orario di servizio dei docenti non fu uno svarione del governo Monti, ma è un'idea strategica del governo della larghe intese che dovrebbe trovare conferma nella prossima partita di rinnovo contrattuale


Voci abbastanza attendibili raccontano di sottosegretari all’istruzione impegnati in un giro di ricognizione a ragionare con i sindacati, sul bisogno di inserire nel prossimo rinnovo contrattuale della scuola l’aumento dell’orario di servizio dei docenti delle scuole d’istruzione secondaria. 


Pare che vari sottosegretari all'istruzione, - quest'estate, come al solito a scuole chiuse, - siano impegnati in un giro di ricognizione a ragionare con i sindacati sul bisogno di inserire nel prossimo rinnovo contrattuale l'aumento dell'orario di servizio dei docenti delle scuole d'istruzione secondaria.

Bisogna ricordare che nella bozza di legge di stabilità 2012, all’art. 3, si era tentato di introdurre, fraudolentemente e contro il parere dei sindacati, l’aumento dell’orario di servizio dei docenti delle scuole secondarie. 
Infatti in tale articolo era scritto: “a decorrere dal primo settembre 2013 l’orario di servizio del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali. Nelle sei ore eccedenti l’orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell’istituzione scolastica di titolarità e per l’attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione. Le 24 ore di servizio del personale docente di sostegno sono dedicate interamente ad attività di sostegno”

Nella bozza di legge di stabilità 2012, all'art. 3, si era già tentato di introdurre l'aumento delle ore contro il parere dei sindacati. In tale articolo era scritto: «A decorrere dal primo settembre 2013 l'orario di servizio del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali. Nelle sei ore eccedenti l'orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell'istituzione scolastica di titolarità e per l'attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione. Le 24 ore di servizio del personale docente di sostegno sono dedicate interamente ad attività di sostegno»

Il tentativo di fare passare questa cosa, non ebbe successo, soprattutto perché si riconobbe che le questioni legate all’orario di servizio erano da considerarsi materia contrattuale. 
Adesso che si torna a parlare di un possibile rinnovo contrattuale, quanto meno per ciò che riguarda la parte giuridica, e non economica, visto i gravi problemi finanziari in cui versa il Paese, ecco tornare come un incubo inaspettato, ma forse non troppo, la questione dell’aumento del servizio per i docenti delle scuole secondarie fino a 24 ore settimanali. 

Allora il tentativo fallì: le questioni legate all'orario di servizio erano da considerarsi materia contrattuale. Non a caso, ora si torna a parlare di un possibile rinnovo contrattuale (ma non dal punto di vista economico)

Come si comporteranno i sindacati, se queste voci si rivelassero fondate? 
Come si comporteranno i sindacati se queste voci si rivelassero fondate?

Per comprendere il mio disappunto, che rivolgo al direttore Norma Rangeri, allego i link dei due articoli: