L’innalzamento a 24 ore
settimanali dell’orario di servizio dei docenti delle scuole secondarie
corrisponderebbe al gettito fiscale perduto con l’abolizione dell’Imu sulla
prima casa. Questa è solo una coincidenza di bilancio o un far tornare i conti
di un compromesso politico per salvare il Governo a discapito della classe
insegnante ?
La scuola non dovrà pagare
il conto su possibili politiche del compromesso, la scuola deve restare fuori da certi
equilibri politici del sopravvivere, la scuola non deve essere nemmeno nominata da chi
ha visioni di sviluppo economico e sociale solo di breve periodo. La scuola è cultura, ma se chi gestisce
questi delicati rapporti tra Stato e Istruzione, cultura non ha, allora ben vengano le 24 ore
settimanali nell’orario di servizio dei docenti delle scuole secondarie, per dare
l’addio all’Imu sulla prima casa ( ultima tra le eredità comunicative degli spot berlusconiani ).