Gli insegnanti e
la scuola pubblica sono le vittime sacrificali immolate sull’altare dell’interesse
personale, del tornaconto politico, della spartizione del potere per il potere.
Se un docente ha sacrificato la sua vita professionale allo studio, alla
didattica e all’aggiornamento professionale o un Dirigente scolastico ha
dedicato la sua vita al miglioramento organizzativo della scuola affidatagli,
la risposta della politica al loro impegno è sempre la stessa, ovvero tagli,
ridimensionamenti, esuberi e trasferimenti d’ufficio. Le cose non cambiano nel
sistema sanità o in quello giustizia, dove a pagare sono medici. giudici e avvocati. Studiare e
lavorare con successo per il bene comune in Italia non paga, anzi prosciuga le energie fisiche e
mentali di coloro che dovrebbero protestare per rivendicare i diritti rubati.
Di contro paga molto bene l’attenzione all’interesse privato come descritto nel
seguente articolo (http://www.blogo.it/news/politica/redazione/46799/tengo-famiglia-il-fratello-di-angelino-alfano-nominato-dirigente-alle-poste/
) dove si scrive: “Il Pdl nei giorni scorsi ne
aveva infilata un’altra. Ovvero la nomina di Alberto
Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi, tra i membri del Consiglio
superiore di Sanità. Nomina decisa dal ministro, la pidiellina Beatrice Lorenzin,
ex leader dei giovani di Forza Italia. Ex medico del San Raffaele, scelto poi
dal Cavaliere come medico di riferimento. Era lui, per esempio, a scrivere i
certificati medici che attestavano l’uveite così da consentire a Berlusconi di
non presentarsi in Tribunale a Milano davanti a Ilda Boccassini. Che poi gli
mandò la visita fiscale. Sempre al Consiglio superiore di Sanità, come scrive
il Fatto quotidiano, è stato nominato anche Mario Stirpe, oculista cui si
rivolse il Cavaliere sempre ai tempi dell’uveite, nel marzo scorso. Insomma, in
Italia teniamo tutti famiglia. Anche politica “. La misura è colma ? Vedremo,
ma una cosa è certa, un Paese dove è meglio fare una certificazione medica
rassicurante che impegnare la propria vita allo studio per il miglioramento del bene comune, è un Paese destinato a
un collasso sociale e culturale irreversibile.