Cari presidi sceriffo: i bravi docenti sono anche questo

Sassari, addio al professore innamorato del greco 

Si è spento a 45 anni Andrea Blasina, grande studioso e “docente militante” del liceo Azuni



Se avesse visto le espressioni sgomente e le lacrime sui volti dei suoi alunni e dei suoi colleghi, ieri pomeriggio Andrea Blasina avrebbe sdrammatizzato la paura dell’addìo con una battuta lieve e con una citazione colta. Oltre ad essere un grande studioso, un grecista appassionato, il professore aveva anche la dote rara dell’ironia. Con quest’arma segreta, e con la pacatezza di chi sa di fare un regalo prezioso, riusciva a far amare il greco e il latino ai suoi ragazzi.
Andrea Blasina avrebbe compiuto 46 anni il 2 dicembre, ma il suo tempo è finito l’altra sera in ospedale. La sua forza d’animo, che lo ha sorretto nella lunga battaglia contro un male crudele, non è bastata per vincere la guerra.
Ieri alle 15.30, nella chiesa di Sant’Agostino, centinaia di ex alunni hanno aspettato il loro professore per dargli l’ultimo saluto. Quei ragazzi, compreso uno dei sacerdoti che ha concelebrato la cerimonia funebre con il vescovo emerito Pietro Meloni, portano dentro di sé i germogli di un impegno professionale che Andrea Blasina ha profuso fino all’ultimo istante in nome della cultura. La notizia della sua morte ha scavato un solco di tristezza nel liceo classico Azuni, che è stato la sua scuola da studente prima e da professore dopo.
Ci sono persone che con il proprio impegno riescono a nobilitare la professione che hanno scelto. Andrea Blasina era una di queste, con in più la rara qualità dell’entusiasmo che non lo faceva arretrare di fronte a un alunno riottoso o pigro. Il professore non faceva sconti all’ignoranza. I suoi ragazzi gli volevano bene, anche quando dava brutti voti, perché avevano capito che il suo giudizio non era mai definitivo.




Andrea Blasina aveva un curriculum e una preparazione impressionanti, ma non lo faceva pesare. Diplomato all’Azuni, laureato in Lettere antiche all’Università di Pisa, dottorato di ricerca alla “Sapienza” sotto la guida di Luigi Enrico Rossi, borsa di post-dottorato all’Università di Sassari, assegnista di ricerca in Lingua e Letteratura greca.
La sua bibliografia è ricca di pubblicazioni, articoli e saggi. Vincitore di concorsi nazionali per quattro diverse classi di insegnamento per le scuole superiori, nel 2000 risultò il primo in Sardegna per la classe 052 (Lettere, Latino e Greco). Il suo ritorno all’Azuni come professore, nel 2001 segnò anche l’ingresso del liceo sassarese nella rete del “progetto Leonardo” finanziato con fondi europei. Grazie a quel piano di scambio culturale, di cui Blasina fu promotore e curatore, decine di ragazzi hanno potuto frequentare stage di formazione professionale all’estero. Quelle esperienze di studio e lavoro in Germania, in Inghilterra e in Francia restituivano alla scuola studenti più consapevoli e più maturi. Ieri erano tutti lì, con lo stendardo dell’Azuni, per salutare un uomo mite e colto che ha fatto della scuola la sua bandiera. Un eroe soave dell’insegnamento militante. (d.s.)


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