Napoli. Maestra sgrida un bimbo, il papà la prende a pugni, poi si difende: «Lo maltrattava»

di Anita Capasso



Prende a pugni l'insegnante del figlio, rea di averlo rimproverato in classe. E' accaduto nella mattinata, a San Vitaliano (Napoli), sotto gli occhi smarriti dei bambini. Teatro dell'aggressione: l'atrio del plesso dove le insegnanti stavano attendendo i propri alunni per avviarsi nelle rispettive aule, al suono della campanella. Le maestre, infatti, arrivano sempre 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Ad un tratto uno dei genitori si è avvicinato ad un'insegnante e dopo averla rimproverata verbalmente è passato alle mani. Stando ad alcuni testimoni: addirittura la maestra sarebbe stata presa a pugni in testa. Sul posto erano presenti un brigadiere della locale caserma dei carabinieri, diretta dal maresciallo Marchitelli, e la polizia municipale, che sono immediatamente accorsi in aiuto dell'insegnante. Intanto sul posto è giunta anche un'ambulanza che ha trasportato l'insegnante al vicino nosocomio di Nola "Santa Maria della Pietà" per i dovuti accertamenti. Il papà aggressore, invece, è stato condotto in caserma e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. I militari, però, non si sbottonano più di tanto per tutelare il piccolo, figlio dell'aggressore. L'episodio ha scosso profondamente gli altri genitori, che hanno fatto quadrato intorno all'insegnante. "E' una brava persona. Può capitare che ci siano divergenze sulla didattica e i metodi educativi -dicono - ma l'aggressione fatta nei confronti di un'insegnante donna, soprattutto da parte di un uomo, non è giustificabile".




 Dalla scuola preferiscono non commentare l'accaduto. Il papà si è pentito del gesto e ha chiesto scusa, cercando di dare una spiegazione sul suo folle gesto: "Il bambino era continuamente maltrattato dalla maestra che gli ha dato anche uno schiaffo per un'addizione fatta male - ha raccontato -. Ho avuto conferma della veridicità dei racconti di mio figlio dai compagni di classe. Così ho deciso di incontrare l'insegnante. Quando le ho fatto presente la questione, lei ha smentito tutto chiamando mio figlio bugiardo, in sua presenza. Il piccolo si è messo a piangere e io ho perso il controllo. Il mio gesto non è giustificabile ed è giusto che paghi. Non sono un pazzo. Ma non è certo normale che una maestra dia uno schiaffo ad un bambino per un'addizione fatta male. In certe classi bisognerebbe mettere le telecamere. Spero solo che la maestra cambi atteggiamento nei confronti dei bambini e che impari ad amarli".

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