PERCHE' DOVREI AVERCELA CON LA CATEGORIA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI?


di Lucio Ficara


( riproponiamo questo articolo del 2013 a firma di Lucio Ficara )
Mi capita qualche volta di ricevere delle mail, da parte di alcuni dirigenti scolastici, che mi rimproverano di essere pregiudizialmente contro la loro categoria. E' giusto sapere che questi rimproveri vengono non soltanto da semplici dirigenti scolastici, ma in particolar modo da DS che rappresentano la loro categoria, appartenendo ad organismi dirigenziali ( Presidenti dei collegi dei dirigenti scolastici provinciali), oppure da presidenti o vicepresidenti nazionali o anche regionali delle associazioni professionali dei dirigenti scolastici. Queste autorevolissime persone, sono infastidite dal fatto che esistono persone libere, come me, che raccontano fatti reali, che metterebbero in cattiva luce l'operato della categoria dei DS. Cominciamo con il dire che esistono anche dirigenti scolastici capacissimi di svolgere il loro ruolo e che lo fanno con la massima etica della responsabilità e il grande senso civico di rendere alla comunità un servizio di qualità. Tuttavia  non possiamo nascondere che c'è un'altra parte di questa categoria, che invece svolge questo delicato compito in modo del tutto scombinato, ai limiti della legittimità. Noi di RTS raccontiamo e raccogliamo le lamentele, di chi è vittima di una gestione sconclusionata di una scuola, di quei presidi sceriffi che pensano di potere tutto e in fin dei conti non possono proprio nulla.
La vera preoccupazione è quella che il crescente potere assegnato ai dirigenti scolastici, proveniente  da una richiesta politica di maggiore autonomia delle scuole, e la corrispondente diminuzione degli spazi di confronto contrattuale e sindacale, ovvero lo squilibrio tra poteri di organizzazione del lavoro e i diritti sindacali del lavoratore, che sono fortemente sbilanciati verso chi gestisce l'organizzazione del lavoro, possa generare derive autoritaristiche. Infatti bisogna considerare che, se si continua  a creare un solco tra i poteri di chi organizza il lavoro e i diritti sindacali, esiste il rischio concreto di procurare forti disagi sia al personale scolastico ma anche a chi  usufruisce del servizio fornito dall'offerta formativa della scuola. Le cronache di tutti i giorni ci raccontano di  dirigenti scolastici che procurano danno all'Amministrazione, a causa dei loro deliri di onnipotenza, attuando comportamenti antisindacali e non rispettando le norme. Questo mi pare sia sotto gli occhi di tutti. Negare che ci sia un problema, che deriva dall'eccesso di potere e dalla deformazione del potere, utilizzato da alcuni, forse più di alcuni, dirigenti scolastici, è solamente una comodità per mantenere il privilegio di una categoria. Qualcuno di questi presidi che mi invia mail, pensa che io abbia un conto aperto con il mio attuale dirigente scolastico o con qualche dirigente del mio passato. Voglio tranquillizzare il preside che mi scrive, dicendogli che il problema di cui parlo non è un problema personale, ma piuttosto è il problema che colgo nel mio ruolo di sindacalista, dovendo ascoltare le lamentele diffuse di molti insegnanti e dovendo intervenire contro manifeste azioni di DS, illegittime e pretestuose.