CHI INCASSA QUEI 2 MILIONI DI EURO E PERCHE'?

di Lucio Ficara
In un momento storico difficile del nostro Paese, dove la crisi economica e finanziaria è ormai sfociata in una vera e propria crisi sociale, sapere che esistono ancora sprechi di risorse pubbliche fa gridare allo scandalo. D'altronde le denunce puntuali  fatte da giornalisti d'inchiesta come Gian Antonio Stella  e Sergio Rizzo, ci fanno capire che in italia la corruzione è diffusa e che gli sprechi di denaro pubblico sono sotto gli occhi di tutti. Sarà per questo motivo che cresce in noi una forma di avversione nei confronti di questa politica? Sicuramente lo spreco di danaro pubblico in tempi di crisi economica e sociale, contribuisce notevolmente a prendere le distanze dalla politica, di destra, sinistra e centro. Un altro scandalo che accade sotto i nostri occhi, è quello del pagamento, da parte delle province, degli affitti dei locali privati adibiti a scuola pubblica. Una vera vergogna!!!
Un' inchiesta di TV 7, rubrica del TG1, svela che la provincia di Reggio Calabria, paga 2 milioni di euro l'anno per garantire locali alle scolaresche delle scuole secondarie di tutta la provincia, nonostante ci siano strutture nuove di zecca  lasciate marcire e mai inaugurate. Si tratta di uno spreco? Si tratta di una beneficenza che la provincia calabrese vuole fare a chi ha bisogno? Di cosa si tratta?
Ci piacerebbe sapere chi sono le persone che incassano questi soldi pubblici e sopratutto se la provincia non dispone tra il suo patrimonio immobiliare di strutture da utilizzare gratuitamente.
Ricordiamo che Reggio Calabria ha già un Comune sciolto per "Mafia" da un ministro dell'interno attualmente in carica dalle frequentazioni inquietanti e chiacchierate, la Regione Calabria ha un presidente reggino doc, rinviato a giudizio  , è quindi  lecito porsi qualche domanda anche sulla provincia di Reggio Calabria. IL uo operato è trasparente? Quei due milioni di euro vengono spesi realmente? Se vengono spesi, ci potrebbe essere il modo di non spenderli?Attendiamo risposte concrete dal Presidente della provincia Giuseppe Raffa.