Occupi scuola? Una volta rischiavi lo sgombero, ora c’è la “vigilanza” che spara…

Riportiamo integralmente un post tratto da un sito web campano, dove si espongono fatti incredibili, che gettano discredito sul sistema scuola, evidenziando una pericolosa regressione organizzativa.


" Il mazzo di chiavi della scuola, le urla col preside per cacciarlo da scuola: professori che sbraitano, altri sornioni e solidali, studenti fomentati, altri che voglion tornar a far lezione (esistono anche quelli, il peggior ricordo della mia vita scolastica)… una scena vista un sacco di volte. Decibel elevati, magari pure mezza pizza che vola da qualche parte: poi scuola è occupata o no.
Decide la determinazione degli studenti, decidono tante piccole cose della politica che in quelle prime esperienze inizi a capire, a testare e valutare. Tante volte il preside riesce a chiamare le guardie, arrivano sempre, non sempre sgomberano.
 
Una quasi normalità scolastica, una piccola palestra di vita che tutti (occupanti o no) ci siam trovati a vivere. Senza piombo però, ecco. Senza traccia di pistole o pistoleri. Invece a Pomigliano d’Arco non è andata così ieri. All’ istituto tecnico Barsanti di Pomigliano non è arrivata la polizia ma una vettura con due vigilantes a bordo. Su questo sito, Tinnapoli.net, c’è un racconto in esclusiva di un ragazzo che potete leggere nel box qui sotto…Ora mi piacerebbe saper tutto su questi due uomini.
Son due vigilantes, due omini armati di pistola e anfibi: nemmeno due poliziotti, tronfi della divisa di Stato, ma dei pagliaccetti armati (spesso scarti delle forze armate) e mascherati da guardie.
Vi lascio al racconto perché non le voglio nemmeno cercare le parole per commentare: meglio che non tiro fuori quelle che escono di getto, ancora con lo spirito di chi strappava quel mazzo di chiavi per il suo pezzo di libertà e autorganizzazione, meglio poi che non tiro fuori quello che ormai da madre mi verrebbe voglia di dire, perchè ….mejo che sto zitta va… "




POMIGLIANO D’ARCO-  Giornata shock quella di ieri all’Itis Barsanti di Pomigliano, la Redazione di Tin Napoli, ha provato a ricostruire
IN ESCLUSIVA, raccogliendo le dichiarazioni degli studenti.
 
”Ieri mattina-esordisce uno Studente mentre svolgevamo il corso aereodinamico, alcuni studenti hanno provato ad occupare la scuola, così la segreteria ha dato l’allarme”.
”Mentre cercavamo di dialogare con il nostro Preside  -prosegue lo Studente, sopraggiunge una volante della VIGILANZA ITALIA, dalla quale scende un agente, il quale estrae dal fodero una pistola e provvede ad inserirvi al suo interno il caricatore”.
”Il Vigilante-continua lo Studente, mi intima subito con toni minacciosi di consegnargli le chiavi del portone della scuola che io non avevo e da subito un calcio alla porta e cosa assurda spara un primo colpo di pistola al catenaccio mancandolo, con me dietro la porta terrorizzato”.
”Non contento l’uomo - ribatte lo Studente, spara un secondo colpo di pistola; questa volta centrando in pieno il catenaccio del portone, con me che intanto ero scappato verso le scale”.
”Il vigilante riesce così ad entrare a scuola e mi obbliga a sdraiarmi a terra con le mani in alto e puntandomi la pistola dice:FERMATI O TI AMMAZZO, TI GIURO, TI FACCIO SPUTARE SANGUE, NON TI MUOVERE”, frase poi ripetuta di lì a poco da un suo collega: NU T MOVR”.
‘Intanto -aggiunge lo Studente l’altro agente, riesce a prendere due studenti, ai quali da uno schiaffo ed un cazzotto violento nello stomaco, facendoli sdraiare anche a loro a terra al mio fianco e inseguendo un’altro studente, che però riesce a scappare dalla finestra, spara ancora un’altro colpo”.
”VI STO SEGUENDO DA UNA SETTIMANA, FERMI O VI FACCIO SPUTARE SANGUE, 6 MESI DI GALERA NON VE LI TOGLIE NESSUNO, BRUTTI BASTARDI, MI AVETE FATTO SPRECARE 3 COLPI, IO VI AMMAZZO, sono le altre frasi minacciose del Vigilante; dopodichè estrae il caricatore dalla pistola e non appena arrivano i carabinieri, modifica completamente il suo atteggiamento” -conclude lo Studente.

http://baruda.net/2013/12/04/occupi-scuola-una-volta-rischiavi-lo-sgombero-ora-ce-la-vigilanza-che-spara/