Per favore, fateci capire


di Francesco Di Lorenzo

 
È scoppiata mezza polemica tra il sottosegretario Delrio e il ministro Giannini. Il primo dice che i tagli ci saranno anche nella scuola, la seconda dice di non saperne niente, anzi si stupisce che una notizia del genere non le sia stata comunicata.
Mentre aspettiamo che si mettano d’accordo, resta che alla lettura delle cifre del DEF (documento di economia e finanza), gli esperti dicono che nulla di buono è previsto per chi lavora nella scuola. Non ci sono soldi e continueranno a mancare, quindi il problema c’è.
Delrio parla di tagliare le incrostazioni, nel senso di eliminare gli sprechi e che i servizi non verranno toccati.  Ecco, allora basta sapere quali sono, per il governo, gli sprechi e quali sono i servizi.  E magari farlo sapere anche al ministro dell’Istruzione, in modo da poter chiedere (a qualcuno, a questo punto), se i precari si trovano nell’una o nell’altra categoria; se le poche ore di laboratorio rimanenti sono spreco o servizio; se gli insegnanti di sostegno e gli assistenti si devono considerare utili o inutili.  E se ce lo spiega direttamente il presidente del consiglio, è ancora meglio, che lui lo sa fare molto bene, così finalmente anche noi capiremo qualcosa, magari in una sintesi presentata con delle slide. No, perché qualcuno ha fatto notare che la stessa cosa era successa nel 2008 con il ministro Gelmini. Anche lei all’inizio non sapeva niente dei tagli prepararti dal suo collega Tremonti, salvo poi diventare il più strenuo difensore del macello preparato da quel governo. Un appello al ministro Giannini: tenga duro, non cambi idea, non diventi l’accompagnatrice silente di un coltello che gira in una piaga ormai prosciugata. E comunque, si faccia dire qualcosa da quelli del suo esecutivo.



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