IL MESTOLO INVALSI PER LA SOLITA BUJACCA

Se Miur e Invalsi vogliono recuperare davvero consenso e fiducia verso se stessi e le loro valutazioni, perché non rendono del tutto facoltative le prove?
 
di Vincenzo Pascuzzi – 6 maggio 2014
 
Se pure è vero che “in cucina non si può fare a meno del mestolo”, è però triste, avvilente e sterile che venga usato per rimestare la solita bujacca! Una minestraccia sgradevole (almeno per alcuni), che Invalsi comincia a confezionare in segreto con ben due anni di anticipo (Giorgio Israel) rispetto alla “somministrazione” forzata e seguendo lo stesso ricettario vecchio ormai di cinquant’anni (Benedetto Vertecchi)!
“È l'esito del sospetto che le scuole hanno nei confronti di questi dati. Quando non c'è la fiducia reciproca scatta la difesa, con qualsiasi mezzo”. Questa è un’importante ammissione. Al riguardo, Invalsi e Miur intendono provvedere in qualche modo e come? Insistendo ancora con metodi unilaterali, autoritari-furbastri, da caserma o da riformatorio, oppure altrimenti? Non hanno nessun .... piano B? Possibile che nessuno a viale Trastevere o a villa Falconieri non ricordi l’esopica sfida tra il Vento e il Sole (http://www.lefiabe.com/esopo/ventosole.htm) e si ostini a soffiare?
Se Miur e Invalsi vogliono recuperare davvero consenso e fiducia verso se stessi e le loro valutazioni, perché non rendono del tutto facoltative le prove? Giannini e Ajello non hanno idee, iniziative innovative, un po’ di coraggio?
Infine e in previsione dell’esame di terza media, non sarebbe forse opportuno intervenire subito per eliminare la prova del 19 giugno? Oppure renderla facoltativa e non influente sul voto finale?
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Commento a: Ajello (Invalsi): valutiamo per migliorare le scuole, non per "castigare" i prof