L’associazione
si occupa di Bes da oltre due anni e ha operato in scuole di tutto il
territorio italiano. L’associazione ha inoltre realizzato numerosi convegni sul
tema con la collaborazione di esponenti del mondo della cultura di alto
spessore e in varie città italiane:
Bologna (Convegno nazionale ANDIS), Modena (scuola media Pasquale Paoli),
Senigallia, Ischia (Summer Schooll), Napoli (Università Federico II) Cortona
centro S.Agostino, Frascati ( scuderie Aldobrandini), Brescia ( Università
Cattolica). I
corsi che propone sono finalizzati a informare e formare i docenti sulle nuove norme inerenti
i bisogni educativi speciali ma soprattutto a dotarli di criteri e strumenti
per individuare i casi problematici, per dare risposte adeguate al
soddisfacimento dei bisogni educativi speciali degli studenti e di metodi per
realizzare strategie inclusive facilmente spendibili nelle classi. Il
corso può essere fruito integralmente o scegliendo uno dei due moduli sotto
riportati. I
formatori sono dirigenti scolastici e ricercatori Invalsi di comprovata
esperienza, tutti hanno collaborato con la casa editrice Tecnodid, con
l’associazione ANDIS e con il professor Aurelio Simone dell’Università di Roma
‘’Tor Vergata’’.
I modulo
- Il ruolo dei Consigli di classe nella personalizzazione del curricolo alla luce delle nuove disposizioni ministeriali e la predisposizione del PDP. Esempi pratici.
- La valutazione degli alunni con BES.
- La composizione e le funzioni del Gruppo di lavoro per l'inclusione (G.L.I.).
- Criteri e modelli per la predisposizione del Piano Annuale per l'Inclusività (PAI). Esempio pratico.
- La valutazione del grado di inclusività di una scuola: l’index per l’Inclusione , il progetto Quadis e il RAVI ( rapporto del grado d 'inclusivita della scuola)
- La didattica della matematica per alunni con DSA
- La didattica del latino per alunni con DSA
I modulo
L’ASPETTO GIURIDICO ORGANIZZATIVO
- Quali bisogni educativi sono speciali? La risposta
nella scuola italiana e in Europa.
La norma come opportunità, tra vecchi e nuovi
orientamenti. Dalla Direttiva Miur. del 27.12.2012 alla Circ. del 22.09.2013.
La giurisprudenza. - Il ruolo dei Consigli di classe nella personalizzazione del curricolo alla luce delle nuove disposizioni ministeriali e la predisposizione del PDP. Esempi pratici.
- La valutazione degli alunni con BES.
- La composizione e le funzioni del Gruppo di lavoro per l'inclusione (G.L.I.).
- Criteri e modelli per la predisposizione del Piano Annuale per l'Inclusività (PAI). Esempio pratico.
- La valutazione del grado di inclusività di una scuola: l’index per l’Inclusione , il progetto Quadis e il RAVI ( rapporto del grado d 'inclusivita della scuola)
- La didattica della matematica per alunni con DSA
- La didattica del latino per alunni con DSA
II modulo
DIDATTICA INCLUSIVA: ISTRUZIONI PER L’USO
- Criteri e strumenti per l'individuazione dei BES: il modello
ICF e la sua applicazione per il singolo alunno e
per la classe; - Stili di insegnamento e di apprendimento: la “normale
diversità”; - Apprendimento cooperativo, creatività e pensiero divergente; Gestione della classe e strategie compensative per gli alunni
con BES - Il buon insegnante secondo le griglie di osservazione dell’Invalsi
FASI II modulo
•
Prima della visita i formatori inviano alla scuola una
scheda di individuazione dei casi problematici. La scheda segue i criteri di
individuazione di Ianes ( danno/ostacolo e stigma sociale), è di facile
compilazione e utile a stimolare la discussione intorno ad eventuali falsi
positivi o negativi.
•
La prima parte del modulo è dedicata all’illustrazione del modello ICF
ed è finalizzata a sollevare una riflessione sulla necessità di valutare il ‘’funzionamento
globale’’ dei soggetti in età evolutiva e quindi a tenere nella giusta
considerazione tutti i fattori personali e di contesto che possono influire sul
processo di apprendimento/insegnamento.
Verranno fornite griglie di osservazione semplificate per la valutazione
del funzionamento globale,su base icf e indicazioni sull’osservazione dei
processi di apprendimento/insegnamento sulla base delle ricerche INVALSI (
progetto valutazione e miglioramento).
•
La seconda parte è finalizzata ad una veloce esposizione degli stili di
apprendimento e delle dinamiche di gruppo.
•
La terza parte prevede uno spazio laboratoriale.
Verrà simulata la compilazione delle griglie in
riferimento ai casi problematici
presentati dai partecipanti. Successivamente
si passeranno in rassegna le strategie didattiche applicate dai docenti
interessati e si esamineranno eventuali altre strategie anche fornendo esempi
concreti di cooperative learning e writing in riferimento alla didattica della
fisica e della storia. Verra’ anche presentato un vademecum per il lavoro
cooperativo.
·
L’ultima fase è dedicata alla compilazione del PDP di cui verrà fornito
apposito modello e alle relazioni con le famiglie.
·
A margine verrà presentato un possibile profilo della funzione
strumentale per i BES