L'urlo di protesta degli Insegnanti in Senato: lettera al PD che vota il massacro della Scuola.

Gli insegnanti il 25 giugno  assistevano allibiti alla discussione sul maxiemendamento Scuola prima del voto di fiducia.
Hanno urlato, col dolore che esplodeva dentro mentre voi, nel vostro mondo parallelo, fingevate di non sentire. Vi abbracciavate e sorridevate come se nulla stesse accadendo. Indifferenti, sprezzanti.
Dite che é stata inferta una gravissima ferita alla dignità del Senato, luogo sacro della Democrazia.
Io sono scandalizzata. Lo sono per il voto di fiducia che avete imposto sul Ddl Scuola. Lo sono perchè state distruggendo non solo la Scuola, ma l'idea stessa di Scuola Pubblica, per la vostra indifferenza, per le vostre continue menzogne, per la vostra arroganza. Lo sono perchè il PD ha tradito la Scuola, l'impegno programmatico preso con gli elettori, con il Paese.
Sono scandalizzata perchè parlate di "merito" e "valutazione"  degli insegnanti quando togliete loro gli strumenti minimi necessari per poter lavorare in modo efficace. Sarebbe come pretendere di valutare le capacità di un chirurgo costringendolo ad operare utilizzando coltelli da cucina invece di bisturi.
E sono pure scandalizzata perchè il concetto di "merito" vale per tutti tranne che per voi. Qual è il "merito" di un Sottosegretario all'Istruzione mai laureato e indagato per peculato  alla regione Sicilia?
O quello della  responsabile nazionale del PD per la scuola che mai nella scuola ha lavorato, che la scuola non conosce se non come genitore che una volta lottava contro la riforma Gelmini. Qual è il suo "merito"? Quello di aver smentito se stessa? E quello di un Ministro citato in giudizio dalla Corte dei Conti per danno erariale?
Per non parlare dei troppi amministratori e parlamentari inquisiti e di quelli per i quali viene chiesto l'arresto.
Questo è il vero oltraggio alle Istituzioni nate dalla Resistenza, questa è la ferita che l'occupazione dei Partiti ha provocato. Questo è il  "cancro" del Paese che ci sta uccidendo.
Per questo l'approvazione del Ddl è stata seguita dalla protesta degli Insegnanti, per costringervi ad ascoltare mentre stavate assassinando la Scuola Pubblica, per manifestarvi l'opposizione della Scuola.
E poi è stata intonata "Bella Ciao". Un richiamo forte alla Resistenza ed ai suoi valori, che sono i nostri e della nostra Costituzione: mai così oltraggiati e calpestati come in questo momento storico.
Abbiate  quindi un sussulto di dignità di fronte agli  Insegnanti e al Paese: almeno tacete su quanto successo in Senato.


Monica Fontanelli
Insegnante Bologna