Si riporta una risposta ( datata 2 agosto
2016 ) dell’Ispettore Maurizio Tiriticco a Sergio Bailetti riguardante la legge 107/15 (http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=79936 ) . Una risposta
che può essere letta con un’ottica
diversa, dopo le recenti dinamiche della mobilità 2016/17, che stanno
coinvolgendo una migrazione di massa da sud a nord del Paese. La riflessione di
Tiriticco è la seguente: “ Caro Sergio! Che
tu, Luigi e qualche Campioncino siete a favore della Buona scuola lo so, ma – a
prescindere da un giudizio sui contenuti della 107 – non mi sembra che problemi
di riordino così profondi e sconvolgenti (tu confidi nei tempi lunghi) fossero
all’odg.
Due sono – ed erano – le urgenze: un serio riordino dei cicli ormai
ultradatati e “fuori legge”: pensa all’esame di terza media, obsoleto e in
piedi proprio perché nessuno si è mai peritato di scrivere che è l’obbligo
decennale che conclude il primo livello di studi e non una scuola media che è
ancora quella dei nuovi programmi del ’79; e sai bene con quale squallore,
invece, termina quell’obbligo decennale vigente – si fa per ridere – dal 2007,
se la memoria non fallisce; e pensa alla necessità di un intervento massiccio
sulle metodologie di apprendimento/insegnamento (non scrivo
insegnamento/apprendimento) che accompagnasse le Indicazioni nazionali che
nessun insegnante ha letto perché continua a pensare solo in termini di
programmi ministeriali, quelli in vigore ai tempi in cui andava a scuola lui.
Con la 107 è stato liquidato un ordinamento pubblico da sempre per avviarne uno
privatistico, ma che lascia insoluti i due problemi a cui accennavo prima. Non
si rinnova la scuola nei contenuti e nelle metodologie, ma si avvia un
ordinamento più o meno al’inglese che dovrebbe fare il miracolo. Ma se
ordinamenti e Indicazioni restano quelli che sono, tutti gli aspetti
“innovativi” della 107 cambieranno forse molte facciate (un preside con
maggiori poteri) ma ben poco i contenuti e le lezioni cattedratiche di sempre.
Tu come me sei un uomo di scuola e sai bene quanto ti devo in termini di idee e
di incoraggiamenti. E sei abbacinato da questa aura innovatrice di cui la 107
si ammanta: una Buona scuola libera da tanti laccioli burocratici!!! Mio caro!
Un’altra era l’operazione da fare: un serio riordino dei cicli e una massiccia
preparazione degli insegnanti (ti ricordi la preparazione degli insegnanti
elementari dopo la legge innovativa della loro scuola?). Ma così non è stato e
così non sarà “. Parole forti, al pari di quelle formulate nell'articolo del 30 luglio 2016 dal titolo L'Ispettore Tiriticco dipinge La Buona Scuola , che non lasciano dubbi sulla
futura efficacia di questa riforma
scolastica.
Aldo Domenico Ficara