Frenesie post referendum: totoministro Miur


Non c’è più una comunione di intenti  sul futuro del sistema istruzione tra il Premier Matteo Renzi ed il Ministro Stefania Giannini. I bene informati dicono che c’è aria di cambio al Miur. Si dovrà attendere solo il 4 dicembre per un possibile rimpasto di governo che vedrebbe in prima fila la poltrona di viale Trastevere. A tal riguardo sul sito web OggiScuola si scrive: “Per molti il candidato naturale sarebbe Davide Faraone, attuale sottosegretario della Giannini e renziano di ferro. Ma Faraone sembra avere altre ambizioni. Neanche tanto nascoste. Il suo iperattivismo in Sicilia sarebbe la dimostrazione che la sua aspirazione è quella di succedere a Rosario Crocetta nel ruolo di governatore. D’altronde, Renzi è sempre molto attento alle quote rosa e vorrebbe una donna. Qui, allora, il cerchio si restringe. Il nome più gettonato ( anche un articolo de La Tecnica della Scuola indica nel titolo il suo nome ) è quello della deputata Simona Malpezzi, 42 anni da Pioltello di Milano. Un nome non nuovo per chi si occupa di scuola “. Tutto ciò andrebbe a posto se il Partito Democratico continuasse ad avere i numeri per governare. In caso contrario, come già abbiamo scritto su RTS, l’inserimento governativo di Forza Italia potrebbe portare al Miur un nome vicino a Parisi, come Anna Monia Alfieri o in alternativa Elena Centemero. Ma la sorpresa più grande potrebbe essere il ritorno di Mariastella Gelmini.
 
Aldo Domenico Ficara