Pranzi, rimborsi e incarichi ben pagati
con i fondi destinati ai progetti scolastici: è questa l’ipotesi della Procura
di Campobasso nel processo sulla scuola Ipia Montini in corso in questi giorni
al Palazzo di Giustizia. La pubblica accusa
al termine della sua requisitoria, ha chiesto le condanne per sette dei dodici
imputati nel processo che ha sconvolto il mondo della scuola con la
pesantissima accusa di associazione per delinquere. Sono state chieste condanne
dai due anni e otto mesi ai sette anni. La vicenda risale agli anni compresi
tra il 2006 ed il 2009, anni in cui alla guida dell’Istituto professionale
industria e artigianato di via San Giovanni, a Campobasso, non c’era un preside
di ruolo. Particolare questo che avrebbe alimentato un clima di scarsi
controlli e favorito la distrazione di fondi contestata dalla Procura. Dalle
intercettazioni e dalle carte portate via durante le perquisizioni gli
inquirenti avrebbero ricostruito il ‘sistema’ ben collaudato per sottrarre il
denaro dal conto corrente della scuola. Il
processo, intanto, si avvia alla chiusura, il 24 ottobre parleranno le parti
civili, mentre il 17 novembre ci saranno le arringhe di tutti gli avvocati
difensori e la camera di consiglio per la sentenza.
Aldo Domenico Ficara