Il nuovo meccanismo definito APE è
definito come il nuovo strumento che consente di andare in pensione prima,
grazie alla flessibilità in uscita con penalizzazioni. In questo modo da una parte sono anche agevolati tutti i i
soggetti che erano in procinto di raggiungere la pensione, ma che non potevano
andare in pensione a causa del cosiddetto scalone secco che era stato previsto
dalla riforma Fornero. Con l’APE, questi soggetti potrebbero andare in pensione
anticipatamente. Si ricorda che L'operazione coinvolgerà i lavoratori
dipendenti (anche del pubblico impiego), autonomi e parasubordinati in possesso
di 63 anni di età a partire dal 1° maggio 2017 a non più di tre anni e 7 mesi
al perfezionamento della pensione di vecchiaia. Sarà in forma sperimentale,
durerà due anni, sino al 2018, e poi potrà essere prorogato sulla base dei
risultati della sperimentazione. A tal
riguardo Poletti, Ministro del
Lavoro e delle Politiche sociali, parlando di riforma pensioni ha dichiarato: "Centomila
uscite anticipate attraverso l'Ape agevolata e volontaria e il canale più
favorevole per i precoci possono aprire la strada a un rilevante turnover per i
giovani. Una misura che lega le generazioni". Si potrebbe sintetizzare il tutto con una
battuta: “ un’APE non si nega a nessuno “.
Aldo Domenico Ficara