La pagina Facebook di una professoressa
veneziana è piena di invettive contro
gli stranieri, a queste si aggiungono improperi contro Renzi e il sindaco di
Venezia Brugnaro e ricordi nostalgici di Benito Mussolini. Infatti, su un articolo pubblicato nelle pagine de Il Secolo XIX si scrive: “ Attacca i bambini musulmani, i migranti in arrivo, ai
quali augura «di affogare», e l’accoglienza di quanti fuggono dalle guerre, considerati
«la peste del terzo millennio “. Tali pensieri sono stati esposti dalla stessa docente anche
davanti agli alunni del liceo Marco Polo in cui insegna. A denunciare il caso
sono stati i deputati di Sinistra Italiana Giulio Marcon e Celeste Costantino,
chiedendo indagini e un’ispezione ministeriale urgente. Inoltre un
collaboratore dei due deputati di Sinistra Italiana, che hanno denunciato il
caso, ha raccolto nel tempo i commenti increduli di alunni e insegnanti della
professoressa. Racconti, sotto promessa dell’anonimato, che dicono come
l’insegnante non si faccia riguardi a esporre dalla cattedra le sue idee. Prima
al liceo Foscarini e ora al Marco Polo. A questo punto sul caso interviene proprio il Miur dichiarando che l’insegnante è già al centro
di due procedimenti disciplinari avviati dall’Ufficio Scolastico del Veneto a
seguito di segnalazioni pervenute nelle scorse settimane. Sul caso del quale è stata interessata anche
la procura della Repubblica di Venezia. Da notare che Facebook sempre più spesso
diventa un ambiente virtuale dove sfoghi
e frustrazioni sono esorcizzati con insulti e improperi a 360 gradi. Gli insegnanti,
come nel caso sopra descritto, entrano in questo calderone del cattivo gusto social,
senza nemmeno rendersi conto delle conseguenze penali delle loro azioni.
Aldo Domenico Ficara