Il premier Matteo Renzi, il 2 ottobre, rivolgendosi alla scuola di
formazione del Partito Democratico mentre si soffermava sulla rilevanza del
referendum costituzionale ha detto: "Noi dobbiamo partire dalle scuole,
dai licei, ciascuno si faccia un elenco. I ragazzi vengono avvicinati spesso da
persone che spiegano che ci sarà una deriva autoritaria. Dobbiamo essere sul
territorio, spiegare, è una partita fondamentale. La Costituzione è una cosa viva
non un cimelio da onorare. Siamo circondati da un esercito di trolls, ma come
si fa ad averne paura?. I sondaggi dicono che sarà una partita testa a testa.
Partiamo da 70 a 30 per loro guardando le forze politiche impegnate per il no.
C'è bisogno di essere sul territorio, ci giochiamo in due mesi i prossimi 20
anni. È una sfida pazzesca molto più grande della mia personale carriera o il
mio governo. È la partita chiave dei prossimi 20 anni". Sul riferimento ai
trolls interviene anche un articolo di
OrizzonteScuola.it in cui si scrive: “ L’invito
è rivolto a giovani Pd, “troll e fake contro i nostri cervelli”. “Non possiamo
avere paura, non dobbiamo giocare sulla difensiva.”Quindi Renzi invita i
giovani del PD a giocare all’attacco, esortando i giovani della scuola di
formazione a “spiegare ovunque, nelle scuole e tra gli amici, i contenuti della
riforma”. Verrebbe da dire: “ entrare nel mondo della scuola, etichettato qualche
mese fa come mondo di gufi per combattere i trolls “, non c’è che dire, invece
di stare in Italia, sembra di stare nel paese incantato delle cronache di
Narnia.
Aldo Domenico Ficara