Salvo Amato smaschera la spedizione dei mille formato Pd


Accadeva a gennaio 2015. Nasce un gruppo segreto su facebook, nasce una convention degli insegnanti del PD al fine di istruirli a portare in rete il "vangelo secondo matteo".  L'obiettivo prima era quello di spiegare con le buone maniere la bontà del ddl, poi di infiltrarsi come normali insegnanti che cercavano di far capire che "non tutta" la 107 è cattiva. Infine quello di dire: "in fondo hanno assunto 100mila docenti" e altre amenità.  Un esercito di insegnanti arruolati per entrare in grandi gruppi come il nostro e fare proseliti. Un tentativo mal riuscito nonostante le raffinate maniere utilizzate: una certa flemma, mai offese dirette, una pretesa di dire la propria e il tentativo di scatenare offese da mostrare come bottino di guerra. Se controbatti scatta subito l'accusa di censura, scatta l'accusa di impedimento a poter dialogare, scatta tutto ciò che normalmente lamentiamo nei confronti dello stesso partito da cui provengono. La spedizione dei mille non ha funzionato, molti sono stati i disertori che alla fine hanno abbandonato la scena. Moltissimi con cui ho parlato in privato non hanno saputo smentire le mie parole sull'esistenza di cani sciolti sguinzagliati al puro scopo di screditarci e dividerci. Del resto le frasi fatte si rincorrono, sono sempre le stesse, prese da un archivio preconfezionato, degno della peggior campagna di comunicazione dove anzichè essere capaci di stare sul pezzo si risponde con una frase estratta a caso.  Adesso gli stessi provano a imbonire i docenti con la campagna per il SI'. Una campagna fatta sempre allo stesso modo: noi non sappiamo spiegare le ragioni del NO, noi diciamo no per dispetto e non per cognizione di causa. E se per caso diamo spiegazione allora ecco che scatta la solita accusa: impediamo il dialogo, impediamo all'altro di dire la propria e ciò è contro la democrazia. Non è corretto nè democratico. Ma in fondo al momento il PD è forse democratico?  Qui c'è spazio per tutti, c'è spazio per il dialogo ma non c'è spazio per la propaganda di partito specie se contro la Costituzione che gli insegnanti per primi hanno il dovere di difendere. E se per caso chiamano "dispetto" la nostra difesa della Costituzione rispondo che per me è un vanto difendere la carta costituzionale del 48.