I "Nastrini Rossi" della Puglia chiedono soluzioni sulla mobilità docenti


I docenti che fanno parte del movimento dei  "Nastrini Rossi" della Puglia  (circa 3mila e 200 docenti pugliesi assunti nelle cattedre del centro nord Italia con l’algoritmo predisposto dal ministero nell'ambito della "Buona scuola")  presenti alla convention di Renzi a Bari sono riusciti ad incontrare il premier Matteo Renzi e a consegnare la lettera in cui chiedono di risolvere il problema dei trasferimenti in sedi lontane da quella di provenienza. A tal riguardo il Presidente del Consiglio dichiara che le soluzioni ci saranno perché più che nella legge di stabilità, pensa alla realizzazione di un decreto legge ad hoc, mirato a trovare soluzioni concrete per risolvere il problema della mobilità. Parole salvifiche se si considera che già domenica pomeriggio saranno discussi gli emendamenti alla legge di stabilità e tra i numerosi correttivi sono presenti anche proposte che potrebbero normalizzare questa fase della riforma e riportare alla serenità i docenti che hanno affidato le loro sorti professionali e non solo alla legge 107/2015, perché ben consci che un altro treno per il tempo indeterminato non sarebbe passato. Basta aspettare qualche ora per conoscere le reali intenzioni politiche del governo.
 
Aldo Domenico Ficara
 
PS: i “nastrini rossi” sono insegnanti che, a seguito del decreto Buona Scuola (Legge 107/2015), ad agosto 2015 hanno dovuto sottoscrivere una domanda che conteneva, in seno, la possibilità di mobilità sul territorio nazionale, pur con anni di insegnamento alle spalle.