La “Corta Scuola”


Si riporta uno stralcio dell’articolo di Vincenzo Pascuzzi dal titoloOra è in arrivo la “Corta Scuola”, wow !!”   proposto ieri:

Giannini intensifica le sue attività ministeriali. Oltre ad un eventuale nuovo Esame di Stato (di cui parleremo appresso), Miur sta procedendo deciso sulla strada della dei licei brevi o quadriennali di interesse – pare – delle scuole paritarie e delle aziende industriali. È infatti alla firma un decreto ministeriale per aggiungere alle attuali 11 classi di liceo brev, altre 60 classi sia di liceo, che di istituto tecnico e istituto professionale. Formalmente si tratta di sperimentazioni, ma sono sperimentazioni il cui successo viene dato per scontato, quasi obbligatorio e già da subito. Giannini si sta appropriando dell’idea che fu di Profumo e Carrozza: dopo la “Buona Scuola” di Renzi arriva la “Corta Scuola” di Giannini. Anche questa di fretta, calata dall’alto, senza coinvolgere docenti e presidi. Se dovesse essere estesa e andare a regime, le conseguenze sarebbero: 2 o 3 mld di risparmio all’anno, 40.000 docenti in meno e 450mila/anno diplomati quadriennali sicuramente meno preparati, formati e maturi degli attuali (v. nelle Università, i corsi di recupero di Italiano e Matematica per matricole). Già adesso il rendimento della scuola superiore è insoddisfacente e pari al 50-55%, cioè di 100 iscritti al primo anno se ne diplomano nei 5 anni regolari solo 50 o 55; degli altri: circa 15 devono ripetere un anno o due, circa altri 15 vengono promossi con voto minimo, con un calcione, quasi un condono e i rimanenti 15 rinunciano, si disperdono.

 

Vincenzo Pascuzzi