Dopo la vittoria del Sì, Renzi &
renzini festeggeranno per mesi. Nel 2018 Matteo dominerà le elezioni e nei
successivi cinque anni governerà come un despota diversamente illuminato.
Durante il quinquennio prenderà altri 47 chili, tutti peraltro sul mento, ma
ciò non gli impedirà di vincere i 100 metri alle Olimpiadi, di ottenere il
Grande Slam nel 2021 (6-0 6-1 6-2 in finale a Wimbledon su Seppi) e di
conquistare l’Oscar come migliore attore protagonista nel remake di Ufficiale e
gentiluomo (lui nella parte di Richard Gere e Travaglio in quella dell’odioso
sergente cattivo Emil Foley). Rondolino dirigerà il Tg1, la Meli il Tg2 e
Nardella si autoeleggerà unico discendente dei Medici. Il Tg3 verrà abolito e sostituito
con Tele Fava, che trasmetterà la vita di Renzi 24 ore su 24. Nel 2023 la
Boschi sarà la prima presidente del Consiglio donna, Ministro degli Interni
Picierno e Presidente della Camera Baricco. Al Quirinale dopo Mattarella salirà
Oscar Farinetti, mentre i cinque senatori a vita del nuovo dopolavoro (ex
Senato) saranno Benigni, Jovanotti, Sorrentino, Carlo Conti e Daria Bignardi.
Fassino verrà messo a capo della Protezione Civile, giusto premio per la sua
preveggenza. Il renzismo durerà 47 anni, al termine dei quali Matteo cederà il
potere al nipote Piersilvio Amintore, che nascerà nel 2028. Ah, dimenticavo:
Orfini verrà eletto Mister Universo e vincerà il Pallone d’oro. Durante la
premiazione, Michel Platini non mancherà di definirlo “il nuovo Maradona”.
Fabio Caressa converrà e ci farà uno special di 7 giorni su Sky.
Fonte Andrea Scanzi
Nota: Rondolino al Tg1 potrebbe rappresentare un serio problema per l'intera categoria degli insegnanti, in particolar modo per quelli meridionali. A.D.F.