Se vincesse il NO cosa accadrebbe al sistema scuola


Al Senato dovrebbero arrivare le modifiche su assunzioni, legge dell’infanzia, potenziamento. Nel caso di vittoria del NO alla prossimo referendum costituzionale, qualche non ben identificato addetto ai lavori pensa che il governo dovrebbe portare a compimento la manovra e quindi gli emendamenti sulle tematiche sopra descritte dovrebbero trovar posto.  Il dubbio rimane sul fatto che il governo possa trovar spazio alla definizione delle  deleghe su Inclusione e Infanzia. Ma  anche in questo caso  c'è chi sfoggia ottimismo. In altre parole se vince il No, almeno nel breve periodo,  secondo  qualcuno per il mondo della scuola non dovrebbe cambiare nulla. Di parere diverso è Lucio Ficara ( Dirigente FLC Cgil ) che in relazione alla prossima mobilità dei docenti su La Tecnica della Scuola scrive: “ se la bilancia referendaria pendesse dalla parte del NO, il governo entrerebbe in crisi e sarebbe molto indebolito politicamente. In tal caso potrebbe non essere questo stesso governo Renzi a gestire la prossima mobilità e probabilmente si arriverebbe ad un accordo che potrebbe derogare la legge 107/2015 su diversi punti. Potrebbe essere accolta la richiesta dei sindacati di consentire ai docenti di trasferirsi su scuola e non su ambito. Sarebbe consentito ai perdenti posto di mantenere il diritto al rientro nella scuola di precedente titolarità e al contempo di fare domanda di mobilità condizionata e su scuola “.

 

Aldo Domenico Ficara