Chimienti a Fedeli: Lei avrebbe il dovere di fare un passo indietro.


Evidenziamo un post ( una sorta di lettera aperta ) di Silvia Chimienti pubblicato sulla sua pagina Facebook, rivolto al Ministro dell'istruzione Valeria Fedeli:
 
Gentile Valeria Fedeli,

il problema non è tanto che Lei non sia laureata. Il problema è che Lei abbia in qualche modo mentito sui Suoi titoli, camuffandoli per renderli più prestigiosi, e ora ricopra il ruolo di ministro dell'Istruzione. Questo non è etico e Lei dovrebbe dare un segnale di discontinuità rispetto al passato. Nelle classi i professori, anche quelli che con decine di titoli e specializzazioni e dopo una vita trascorsa a studiare sono ancora precari per colpa di chi L'ha preceduta, devono insegnare prima di tutto l'onestà, la rettitudine, l'etica. Devono trasmettere agli studenti un semplice messaggio: nella vita i traguardi si raggiungono con l'impegno e la perseveranza, non attraverso le scorciatoie e le menzogne. Inoltre, se le parole pronunciate hanno un significato e se esiste ancora un minimo senso del pudore nella classe politica, Le ricordo che in data 29 novembre 2016 Lei ha annunciato che avrebbe lasciato la politica e la poltrona, qualora avesse vinto il NO al referendum.  Venendo meno alle Sue stesse dichiarazioni, ha subito accettato il nuovo incarico, assai oneroso vista la terra bruciata fatta dal PD renziano in ambito scuola. Credo che in questo momento, per ragioni di opportunità e per evitare che il nostro Paese continui ad essere lo zimbello del mondo, Lei avrebbe il dovere di fare un passo indietro.