Sul sito ADI sono riportati i risultati
nazionali e internazionali dell’indagine PISA ( Programme for International
Student Assessment) rilasciati il 6 dicembre 2016, sono risultati allarmanti
significativamente inferiori alla media OCSE. A tal riguardo ADI sottolinea 3 elementi che mettono
in risalto inefficienze non più sostenibili dalla scuola pubblica italiana:
1.
Elevate
ripetenze e bocciature: un sesto dei quindicenni italiani ha ripetuto un anno e
il 10% è stato bocciato alla scuola superiore. I costi umani ed economici delle
bocciature e delle ripetenze sono altissimi, ed è provato che sono un rimedio
peggiore del male. Ci sono Paesi come la Finlandia che hanno ottimi risultati,
senza selezione, con un numero di
ripetenze bassissimo.
2.
Molte
ore di scuola e di studio con risultati inferiori a Paesi che ne hanno meno. La
quantità non è sinonimo di qualità. I nostri curricoli bulimici costruiti con
un numero esorbitante di discipline obbligatorie, che richiedono più ore di
scuola e di studio, non si traducono in migliori risultati, ma al contrario in
peggiori rispetto a Paesi che ne hanno meno come Finlandia, Germania, Svizzera
3.
Gli
studenti italiani sono fra i più assenteisti. Il numero delle ore e dei giorni “saltati” è impressionante, solo
un Paese ci supera per numero di assenze degli studenti. Un costo elevatissimo
e un segnale clamoroso che la scuola non è un luogo in cui si vada volentieri.
Aldo Domenico Ficara