di Gianfranco Scialpi
Indubbiamente
V. Fedeli ( nuovo Ministro dell’Istruzione ) ha commesso un errore
nel dichiarare nel suo CV il possesso di una laurea che non corrisponde ai
fatti. Grave superficialità davanti ai tantissimi insegnanti laureati, molti
dei quali continuano ad alimentare il loro “tesoretto” culturale e
professionale frequentando Master, corsi di formazione e aggiornamento. E
questo impegno non comporta benefici economici! Occorre puntualizzare, però,
che il possesso di un diploma di laurea “ipso facto” non corrisponde
a conoscenze e abilità adeguate. Se poi queste si “storicizzano”, cioè
rimangono confinate al periodo universitario ci troviamo di fronte al fenomeno
dell’analfabetismo di ritorno. Questo produce il fenomeno del “meno cinque”,
ben illustrato dalla ricerca internazionale Piaac – Programme for the
International Assessment of Adult Competencies ( 2014 ) –, un’indagine
sui livelli di conoscenza e capacità degli adulti in lettura e comprensione di
testi scritti, risoluzione di problemi matematici, conoscenze linguistiche. In
sintesi il profilo culturale, se non è coinvolto in un processo di “formazione
permanente”, regredisce di cinque anni, rispetto ai livelli massimi
raggiunti con gli studi. Detto questo, il Ministro può
rimediare a questa gaffe con una serie di decisioni politiche che
costituirebbero una discontinuità reale con i suoi ultimi predecessori “Prof” (
Profumo, Carrozza, Giannini ), condizionati dal “verbo economico” del
liberismo. Innanzitutto stabilire per
legge che gli alunni per classe non possono superare i 20, mettendo
definitivamente in soffitta l’aberrante soluzione organizzativa delle
classi pollaio e superpollaio. La qualità dell’offerta formativa parte dalle
classi! Inoltre le suggerisco di
convincere il Ministro Madia a non far partire la trattativa contrattuale tra
l’Aran e i sindacati, considerata l’irricevibile e irriguardosa proposta dei
85€ lordi, distribuiti nel triennio 2016-2018. Nomini i suoi sottosegretari, individuandoli dal mondo della scuola (
badi bene non digitato ” dal mondo accademico” ) che abbiano un’esperienza di
aula di quindici anni. Siamo stanchi dei tanti “esperti”, senza però
competenze di aula. Corregga le
storture della L. 107/15 ( ad esempio gli ambiti territoriali ) votata anche da
Lei, la sua filosofia economica ( inventare nuovi compiti a costo
zero o non adeguatamente compensati. Un esempio gli Animatori Digitali!).
E per finire torni a dialogare con i docenti, a guardare i loro visi, dai quali traspare la passione per l’educazione, per il futuro! Se agirà in questo modo, mi creda, dimostrerà di “essere contro” , perché schierata dalla parte dei ragazzi e degli insegnanti, allontanando in questo modo i sospetti di essere stata chiamata ad occupare solo una sedia!
E per finire torni a dialogare con i docenti, a guardare i loro visi, dai quali traspare la passione per l’educazione, per il futuro! Se agirà in questo modo, mi creda, dimostrerà di “essere contro” , perché schierata dalla parte dei ragazzi e degli insegnanti, allontanando in questo modo i sospetti di essere stata chiamata ad occupare solo una sedia!