Nomina del nuovo Ministro dell’istruzione: cosa è successo ieri nelle segrete stanze



Vediamo cosa è successo ieri nelle segrete stanze in relazione alla nomina del nuovo Ministro dell’istruzione,  dopo il rifiuto di Cuperlo alla guida di Viale Trastevere. Inizialmente le ipotesi Malpezzi e Puglisi venivano scartate perché ritenute provocatorie rispetto alle precedenti proteste del mondo della scuola. In conseguenza di questi fatti,  ieri le prime notizie davano per certo nella mattinata l’incarico a Marco Rossi Doria, il maestro di strada napoletano, già sottosegretario con i governi Monti e Letta. Rossi Doria, infatti, aveva il profilo giusto del tecnico con esperienze anche politiche, esercitate proprio al Miur.  Sembrava cosa fatta, ma nel pomeriggio, dopo la direzione del Partito Democratico le cose  prendevano un’altra piega. I renziani perdevano troppi ministeri e quindi si è cercato di trovare una nuova soluzione. Nel giro di qualche ora  prendeva quota la candidatura di Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera ed ex sottosegretario agli Interni. Il nome di Rosato era venuto fuori dall’ennesima riunione. Ma proprio quando la quadra sembrava essere giunta scoppiava la protesta Ala ( Verdini ). I verdiniani  reclamavano a gran voce posti nei dicasteri. A questo punto emergevano per il Miur i nomi di Pera e Urbano. Successivamente nasceva il problema della scarsa presenza femminile nella squadra di governo. Pertanto le carte si rimescolavano concludendosi con l’incarico a Valeria Fedeli. Si ricorda che la Fedeli, attualmente vicepresidente del senato, toscana e con un passato da sindacalista è entrata in parlamento in quota Bersani.   



Aldo Domenico Ficara