Dopo tutte le polemiche scatenate dai
media sulla laurea inesistente del neoministro all’istruzione Valeria Fedeli, rinviamo i commenti e
cerchiamo di vedere all’opera le sue potenzialità in un ruolo che richiede
capacità di ascolto e di condivisione con tutto il mondo della scuola. Nell’attesa
ricordiamo un famoso architetto senza laurea in architettura: Le Corbusier. Le
Corbusier è considerato tra i fondatori dell’architettura contemporanea,
esponente del Movimento Moderno e del Brutalismo: ha progettato rivoluzionarie
residenze private – come la Ville Savoye, in Francia – diventate un modello per
l’architettura, ed edifici pubblici in tutto il mondo; ha inventato soluzioni
abitative moderne come le Unitées d’Habitation; ha pianificato città ispirate a
visioni utopistiche, come Chandigarh, capitale dello stato indiano del Punjab;
e ha inventato mobili di arredamento entrati a far parte della cultura popolare
occidentale. Nel
1923 Le Corbusier pubblicò Verso una architettura, in cui espone le sue
rivoluzionarie idee sull’architettura moderna, considerate tuttora
fondamentali. Il testo tratta in particolare cinque grandi principi, possibili
attraverso l’introduzione del cemento armato:
·
i
pilotis, cioè i pilastri che sorreggono un edificio e lo isolano dal terreno
·
il
toit terrasse, cioè il tetto a terrazza, con giardino e piscina
·
il
plan libre, cioè la pianta dell’edificio libera
·
la
façade libre, cioè la facciata libera, senza schemi prestabiliti
·
la
fenêtre en longueur (o finestra a nastro), che taglia la facciata della casa in
lunghezza, rendendo l’interno luminosissimo
Sono diciassette gli edifici progettati
dall'architetto franco-svizzero Le Corbusier entrati nella lista del patrimonio
mondiale dell'umanità. Gran parte degli edifici si trovano in Svizzera e
Francia, ma ci sono anche la casa Curutchet a La Plata (Argentina), il Museo
nazionale di Tokyo e il complesso del Campidoglio di Chandigarh (India). Le
opere coprono circa mezzo secolo di attività. "Un approccio innovativo -
sottolinea l'Unesco nella motivazione - che ha influenzato profondamente il XX
secolo, cercando di rispondere alle esigenze della società moderna". Detto
questo si ricorda che Le Corbusier non fu un architetto. Non prese mai la
laurea (particolare che lo accomuna all'altro gigante del secolo scorso, Adolf Loos), per i disegni progettuali si affidava
sempre a studi o professionisti dei quali aveva la massima fiducia. Il particolare
non è da poco. Perché una delle caratteristiche che fanno la grandezza di Le Corbusier è proprio il suo esser estraneo ad ogni sistema. Le persone vanno
valutate per le loro competenze, il pezzo di carta è un’altra cosa.
Aldo Domenico Ficara