A Bologna le insegnanti si oppongono al lavoro in luglio



"Noi maestre, sfinite fisicamente e moralmente dall'anno di lavoro ancora in corso, questa volta diciamo no". Questo è  il grido di battaglia delle insegnanti che il 3 luglio bloccheranno il primo giorno dei centri estivi di Bologna destinati ai bambini delle scuole materne. Già il Comune è stato costretto a ridurre l'offerta a sole sei scuole, ma anche in queste il primo giorno di scuola d'estate sembra destinato a saltare, con buona pace dei genitori che dovranno trovare soluzioni alternative per i loro figli. Il motivo? Le insegnanti si oppongono al lavoro in luglio.  Per le maestre delle scuole dell'infanzia c'è anche una questione climatica. "E' semplice: saranno aperte solo sei scuole, molte di noi saranno spostate e concentrate in aule dove dovranno occuparsi di bambini che non conoscono in alcun modo, oltrettutto in ambienti che superano i 30 gradi (essendo le sezioni prive di condizionatori). L'amministrazione ci dovrebbe spiegare come si può fare attività didattica in queste condizioni". La vertenza in realtà non è nuova e riguarda l'assunzione delle maestre da parte del Comune con il contratto enti locali anziché con contratto scuola.