Per uno studente su tre la colpa delle violenze sessuali sarebbe degli atteggiamenti delle ragazze



Per uno studente su cinque del Politecnico di Torino e dell’Università la colpa delle violenze sessuali sarebbe degli atteggiamenti delle ragazze. Lo pensa addirittura uno su tre, se si considerano solo gli studenti maschi. È il risultato dell’indagine che ha coinvolto 4 mila studenti, portata avanti dal Cirsde, il centro interdisciplinare ricerche e studi delle donne e di genere. Tutto nasce da una domanda del questionario, in cui si chiede di dire se si è d’accordo oppure no con l’affermazione: «Una ragazza che si comporta come una “sgualdrina”, si sta mettendo nei guai». Chi ha risposto sì, secondo l’ateneo, «imputa la colpa della violenza subita alla vittima, anziché a chi commette reato».  Alcuni studenti sono rimasti infastiditi dalla domanda in sé e dall’opportunità di usare un termine come «sgualdrina», per parlare delle ragazze. Ma un’ assegnista di ricerca difende la domanda, che è stata tradotta letteralmente dall’inglese. «L’etichetta sgualdrina è messa tra virgolette, è come se fosse appiccicata lì dall’intervistato. Il sotteso è che se una ragazza si comporta in modo disinvolto, non autorizza gli altri a pensare che sia disponibile».



Aldo Domenico Ficara