Se un insegnante ha fatto 10 giorni di
supplenza nel mese di aprile dovrà attendere al massimo la fine di Maggio per
vedere accreditata la propria retribuzione. Questo è un esempio di ciò che
recita il DPCM n. 241 del 31 agosto 2016. A tale proposito sono segnalate in
alcune pagine social dedicate al mondo della scuola, alcune proteste di
insegnanti che non hanno ricevuto il compenso remunerativo, dovuto alle loro
prestazioni professionali. Infatti, risultano ritardi nei pagamenti per
supplenze brevi fatte nei mesi di maggio e giugno 2017. La risposta a questi docenti
a tempo indeterminato è stata resa nota dal portale NoiPa, dove è stato
pubblicato il seguente messaggio: “L’emissione speciale per i supplenti brevi e
saltuari è stata effettuata il 16 Giugno con esigibilità prevista entro fine
mese. E’ possibile verificare lo stato di pagamento del contratto presso la
segreteria scolastica dell’Istituto in cui si è prestato servizio attraverso il
sistema “Monitoraggio Scuola” messo a disposizione da NoiPA.” Quindi
l’emissione è stata effettuata e i docenti avrebbero dovuto riscuotere lo
stipendio entro la fine del mese di giugno, cosa che a quanto pare non si è verificata. Questa la dura realtà, fatti completamente agli opposti di chi afferma che lo stipendio degli insegnanti dovrebbe essere portato a 3mila euro.
Aldo Domenico Ficara