Arriva alla redazione di RTS un
messaggio da parte di un genitore che ha dell’incredibile. Inizialmente volevamo cestinare il tutto, poi per dovere di
cronaca scolastica abbiamo deciso di riportare per esteso il messaggio: “ Ha ragione la
sociologa Saraceno, le scuole dovrebbero rimanere aperte tutta l’estate, per
dare ai nostri figli, nei mesi di luglio e agosto, un punto di riferimento
culturale. Allo stesso modo l’apertura dovrebbe essere consentita anche in
tutti i giorni festivi dell’anno, Domeniche comprese “.
In un primo momento si
è pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, poi con molta pazienza rispondiamo
dicendo che il personale scolastico al pari di tutti i lavoratori ha diritto
alle ferie estive e al riposo domenicale. La risposta non si è fatta attendere:
“ ci sono tante persone che lavorano la domenica, ad esempio le commesse dei
negozi e dei supermercati“. A questo punto ci rendiamo conto che un dialogo costruttivo non è
possibile e interrompiamo i messaggi, anzi li cancelliamo perché la loro stessa
presenza infastidisce. Verrebbe da pensare: teniamo le scuole
aperte anche di notte e facciamo un corso di aggiornamento ai docenti per
aiutarli a stare svegli 24 ore su 24. Siamo arrivati alla follia genitoriale ?
Riportiamo un commento molto forte, pubblicato nella
nostra pagina Facebook da un’insegnante, che al pari nostro, rimane indignata dal contenuto del messaggio
arrivato in redazione:
“ stai zitta.
Ma quale riferimento
culturale. Siete solo delle donne e mamme fallite. Con questa disoccupazione
che c' è, ma quante di voi, mamma incapaci, lavorano veramente? La verità è che
volete essere libere per fare i vostri comodi sulle chat, sui cell, stare ore
nei bar, nei locali, nei centri commerciali, nelle discoteche e i figli sono un
impiccio. Non vi sapete assumere nemmeno la responsabilità di seguirli negli
studi. Fallite e incapaci. Non figliate, se non siete mature. Pure gli animali
sanno avere cura della loro prole. Voi, stupide “ galline “, no. Ma finitela. I
figli hanno bisogno dell' amore e dell' attenzione dei genitori “.
Aldo Domenico Ficara