Algoritmo mobilità docenti: gli insegnanti meridionali dichiarano guerra al Governo italiano




Gli insegnanti meridionali, inviando una lettera di formalizzazione di richiesta di ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dichiarano guerra al Governo italiano per la questione algoritmo mobilità,. Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico ( 2017/18 ), come scrive un sito web campano, già si contano più di mille raccomandate spedite a Strasburgo dagli insegnanti campani di ogni ordine e grado delle fasi 0, a, b, c e di chi, ancor prima del 2015 aveva fatto domanda di trasferimento. Ma il numero è destinato a crescere: all’appello si sono unite Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutti uniti nel Coordinamento Educatori e Docenti Italiani (CEDI). Tutti contro il famigerato algoritmo. A tal riguardo si ricorda che questo software era stato definito "confuso, lacunoso, ampolloso, ridondante" dal pool di ingeneri provenienti dalle Università La Sapienza e Tor Vergata di Roma che dissero: "E´ un sistema che potremmo definire poco efficiente. E´ stato fatto un lavoro frettoloso, utilizzando ambienti pre-esistenti, vecchi e superati".

 Aldo Domenico Ficara