Legge 107: non è la legge dell'inganno, ma dei furbetti.

Riportiamo un botta e risposta di due colleghi che hanno commentato l’articolo di RTS a firma di Rosella Raccuglia:

Rosanna Buscema
La legge del posto fisso, molti hanno letto solo una parola "RUOLO". Le 100 province sono state scelte e non imposte, tutti hanno scelto il nord perché era più facile entrare, tutti pensavano dopo un anno torno a casa. Adesso sono tutti "deportati", al momento di presentare domanda nessuno si è accorto di avere famiglia? Nessuno si è accorto che le sedi scelte stavano a tantissimi chilometri da casa? Nessuno ha pensato che stare al nord ha un costo come lo è sempre stato per i precari che non si sono mai lamentati?  Tutti o quasi, il giorno dopo aver preso il ruolo hanno chiesto congedi, aspettativa, legge 104.Adesso pur di tornare a casa c'è chi si è iscritto per il TFA del sostegno, hanno scoperto la passione per i bambini in difficoltà che hanno bisogno d'aiuto!!!Non dimentichiamo che una parte di questi insegnanti faceva altro lavoro e non aveva neanche punteggio. Non è la legge dell'inganno, ma dei furbetti.

Daniele Ciatto
Cara signora, la sua descrizione dei fatti non mi pare molto oggettiva: i furbetti di cui parla, ovvero coloro che hanno scelto il nord pensando ad una facile immissione in ruolo sono coloro che sono stati immessi in ruolo prima della 107, e per i quali non è stato applicato il blocco triennale (che anzi era quinquennale), in quanto l'anno successivo gli hanno concesso la deroga per tornare a casa, con precedenze che, in buona sostanza, azzeravano l'anzianità di servizio. Gli immessi in ruolo con la 107, hanno scelto le 100 province, ma partendo da quella di residenza, e grazie ad un algoritmo fantasma(di cui il ministero non ha mai e dico mai chiarito la natura) si sono ritrovati a centinaia di km da casa, magari dopo 20 anni di precariato. Gli stessi docenti, nella gran parte dei casi, hanno creduto ancora una volta che il Miur dicesse la verità quando sbandierava ai quattro venti che questo era l'ultimo treno per l'immissione in ruolo, e che le GAE sarebbero state abolite, per cui la paura di vedere vanificati anni di sacrifici ha spinto verso la proposta di assunzione. Se il Miur voleva modificare il reclutamento dei docenti passando dalla base provinciale a quella nazionale, bastava modificare le GAE e ricompilarle su base nazionale (graduatoria unica), garantendo così una trasparenza che, invece, la 107 ha azzerato.