Luigi Berlinguer sul Pd: Qual è il nostro primo dovere morale? Vincere le elezioni




Elenca, argomenta e propone. A 85 anni Luigi Berlinguer, una vita tra il rettorato dell’Università di Siena, il Parlamento, il ministero dell’Istruzione e via delle Botteghe Oscure, non ha perso né forza né passione politica. Difende il Pd, perché «Se non lo avessimo fondato saremmo nel mezzo di un disastro politico irreversibile», parla al plurale «perché l’ideale è collettivo» e si prepara all’ennesima battaglia: «Qual è il nostro primo dovere morale? Vincere le elezioni, per i tanti che ancora sono con noi». La sfida del Pd è quella di promuovere un grande progetto di governo del Paese, un progetto di vero cambiamento, che abbia l’obiettivo di farci vincere e che rappresenti in pieno la nostra identità di partito. Serve un progetto vincente, ambizioso e ricco di obiettivi da raggiungere. Innoviamo, creiamo una base programmatica per il prossimo quinquennio italiano, fatta di scelte politiche, economiche e istituzionali: un progetto, quindi, su cui e intorno a cui costruire la nuova identitá della sinistra, che incarni la nostra idea di società e il nostro Dna di forza politica. Questo chiedo al mio partito: cominciamo subito questo dibattito programmatico e identitario.

Aggiornamento 24 novembre 2017: Dopo il deludente risultato elettorale del Pd in Sicilia, vincere una qualsiasi elezione, per il partito di Renzi diventa un'impresa pantagruelica

Aldo Domenico Ficara