Per il sistema scuola italiano cosa si vede all’orizzonte? Possibili licenziamenti di massa!

Per il sistema scuola italiano nel medio termine cosa si vede all’orizzonte? A mio modesto parere si vede un possibile fenomeno di licenziamenti di massa! Perché sono così negativo? Perché basta seguire il filo logico delle innovazioni normative di questi ultimi anni. Con la " Buona Scuola " si è istituzionalizzato l’ambito territoriale, un luogo dove finiscono i nuovi insegnanti e quelli che perdono la cattedra nella loro scuola per restringimenti del monte orario in organico. Quando si finisce in ambito territoriale si può essere ricollocati con chiamata diretta o d’ufficio, se ci sono cattedre disponibili. Nel caso in cui non ci fossero cattedre disponibili,  il distacco dal proprio territorio di abituale dimora diviene una drammatica realtà. Quindi il legislatore ha creato questo " innovativo " involucro territoriale dove posizionare nel tempo gli insegnati, facendoli uscire, senza ritorno, dalla vita scolastica del proprio istituto ( colpo mortale alla continuità didattica e alle competenze di una scuola ). Quando recentemente è stato proposto il liceo breve, pochi hanno avuto il coraggio intellettuale di dire che saltano un quinto delle cattedre esistenti, ovvero che il 20% degli insegnanti sarà destinato all’ambito territoriale, e per molti di loro senza possibilità di rientro. Ovvero siamo nell’anticamera della perdita del posto di lavoro, a meno che per continuare a insegnare non si voglia scegliere altre regioni, altri territori, altre comunità comunque distanti dalla propria terra natia ( distacchi che negli anni passati sono stati chiamati " deportazioni " ). Questa è solo una mia riflessione fatta a voce alta, che spero possa essere smentita o giudicata errata dai fatti di normativa scolastica che verranno.



Aldo Domenico Ficara