Sinopoli sul liceo breve: risibile la “coperta ideologica” di un presunto ingresso anticipato nel mondo del lavoro

Si riporta l’inizio di un comunicato stampa sulla sperimentazione del liceo breve a firma di Francesco Sinopoli, Segretario nazionale Flc Cgil. Il comunicato stampa inizia così: “ Abbiamo atteso l’emanazione del decreto sui percorsi quadriennali per poterci esprimere in modo compiuto su questa scelta e sulle modalità che la caratterizzano. Non si può attivare un’innovazione ordinamentale senza una visione della scuola alta, attenta ai bisogni reali degli studenti e alle priorità dell’inclusione e del superamento delle disuguaglianze, obiettivi fondamentali del sistema di istruzione. La scelta del Miur tuttavia va nella direzione opposta. Nulla è cambiato dall’era Gelmini, in cui la riforma degli ordinamenti era incardinata in un decreto legge di razionalizzazione della spesa pubblica: il taglio di un anno causa una perdita di organici, impoverisce drasticamente la qualità dell’offerta formativa del sistema scolastico pubblico, e danneggia le fasce più deboli della popolazione scolastica. Nei fatti, l’intervento sulla durata dei cicli che si vuole sperimentare, senza un progetto nazionale di riferimento che ne individui le finalità educativo-didattiche, senza alcun confronto con la comunità scientifica, e con le organizzazioni sindacali, rivela la vera intenzione del Miur: sperimentare, a spese delle modalità di apprendimento degli studenti, gli effetti di una mera abbreviazione dei curricoli con l’obiettivo di realizzare nuovi tagli. Risibile poi la “coperta ideologica” di un presunto ingresso anticipato nel mondo del lavoro, assurda alla luce dei dati sull’occupazione e sulle caratteristiche delle mansioni offerte dal mercato “.