di Gianfranco Scialpi
La "dimentichite" di Silvio Berlusconi. E' risaputa che spesso la comunicazione politica post-moderna tende a non essere veritiera, a dimenticare i fatti. Nel caso specifico la non attualità della Riforma Gelmini e dintorni. Non è ancora la post-verità, anche se ormai manca poco alla sua completa affermazione.
La dichiarazione di S. Berlusconi. La
Gelmini non è d'accordo
Ieri il leader di Forza italia ha
dichiarato che i quattro governi succeduti al suo (2008-2011) hanno dissipato
la "Riforma Gelmini".
Strana dichiarazione, se riferita a
quanto dichiarava M. Stella Gelmini.
"Alla fine il tempo ci ha dato
ragione! Dopo anni di battaglie per risollevare un sistema educativo
intorbidito dalla coda del ’68, ora anche la sinistra finalmente ha dovuto dare
atto ai Governi Berlusconi ...
Parole quali merito, carriera dei
docenti, valutazione, premialità, raccordo scuole-impresa, modifica degli
organi collegiali della scuola, sono state portate alla ribalta dal
centrodestra, seppur subendo le censure e le aspre critiche da parte di
sinistra e sindacati. Ora a sdoganarle ci ha pensato direttamente il Premier
Renzi, leader del maggior partito della sinistra italiana, insieme al Ministro
Giannini, un tecnico che proviene dal mondo universitario. Positiva anche la
messa a regime di riforme approvate dagli ultimi governi di
centrodestra..."
La continuità tra il governo Berlusconi
e quello Monti, Letta,
Renzi e Gentiloni
La "dimentichite" di Silvio
Berlusconi . Quindi ci troviamo di fronte all'ultimo esempio di calcolo, di
smarcamento. di affermazione di un'identità solo formale. Come afferma spesso il filosofo marxiano e gramsciano
D. Fusaro, la distinzione tra destra e sinistra è solo formale. Sostanzialmente
affermano e realizzano lo stesso finanzcapitalismo ( L. Gallino).
In altri termini, ci troviamo di fronte
ad una continuità tra i governi di destra e di sinistra.
I fatti incontestabili che rimandano
allo stesso spartito
Confermo il mio stile comunicativo,
basato sui fatti.
Le classi pollaio, istituzionalizzate
con la legge 133/2008 art 64 con l'avvallo della coppia Gelmini-Tremonti.
Queste sono state aggiornate da Renzi ( commi 332 e 333 dell’art.1 della legge
23 dicembre 2014 n. 190 Legge di stabilità ) in "superpollaio", che
si formano per obbligo dei Dirigenti di non nominare supplenti il primo giorno
di assenza del titolare.
Smantellamento della legge 148/90 (
Riforma scuola elementare ). Abolite le compresenze, i moduli didattici ( legge
133 del 2008 . Si legga " Il modulo
è morto..." ) fortemente depotenziato il tempo pieno e ripristinato il
maestro unico ( decreto-legge 137/2008). I governi seguiti a quello di
Berlusconi hanno confermato queste decisioni.
Il blocco dei contratti. Questa prassi è iniziata con Berlusconi
(Legge di Stabilità 2010), confermata da Monti, Letta e Renzi ( leggi di
Stabilità 2014 e 2015). Quest'ultimo è stato costretto a rivedere la decisione
dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 24 giugno 2015 che ha decretato
l'improrogabilità del blocco.
Mancata restituzione dei 2.400 milioni. M. Stella Gelmini aveva
promesso che il 30% dei tagli della scuola, sarebbero tornati ad essa sotto la
voce della "premialità". Bene, questi risparmi sono spariti dai radar
dei governi seguenti a quello di Berlusconi.
Conclusione amara
Questi sono i fatti. Da qui occorre
partire per valutare la "dimentichite" di Silvio Berlusconi. Io l'ho
già fatto. Posso solo scrivere che non ho nessuna intenzione di essere preso in
giro. Magra Consolazione! Amara! Ne sono
consapevole, ma ci tengo alla mia dignità e al pensiero critico che ha sempre
contraddistinto la mia esistenza.