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Passerelle per contenere il fenomeno della dispersione scolastica
Una ricerca di Skuola.net evidenzia che tre studenti su 10 confessano di
vivere con ansia il momento della scelta delle Superiori. A giocare un ruolo
importante è la paura di sbagliare scuola, di ritrovarsi ad avere a che fare
con materie troppo difficili o che semplicemente non piacciono quanto si era
immaginato. Di iniziare a prendere un brutto voto dietro l’altro fino ad
arrivare ai debiti, o peggio, alla bocciatura.
La flessibilità didattica e organizzativa è lo strumento principale per avere
la possibilità di cambiare indirizzo di studio
in caso di scelte sbagliate. In tal modo si possono realizzare anche nel
primo anno della scuola superiore attività di ri-orientamento e consentire allo
studente la collocazione formativa che gli è più congeniale. Una delle
condizioni necessarie per dare maggiore efficacia a questi interventi è data
dal superamento delle attuali rigidità normative sui passaggi (esami
integrativi), che permette alle istituzioni scolastiche di agevolare l’alunno
nel transitare dall’uno all’altro degli specifici indirizzi della scuola
superiore e contenere così il fenomeno della dispersione scolastica. Di tale
fondamentale esigenza si rende opportunamente interprete il Regolamento che
prende in esame e disciplina due ipotesi di passaggio ad altro indirizzo, anche
di ordine diverso: la prima riguarda i casi individuati e trattati nel corso
dell’anno, la seconda risponde alle esigenze degli studenti promossi che richiedono
di passare ad un altro indirizzo a conclusione del primo anno.
Aldo Domenico Ficara