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Secondo uno studio americano la presenza dei genitori nelle scuole ha effetti negativi nella vita degli studenti
Nell'aprile del 2014, i sociologi
americani Keith Robinson e Angel L. Harris pubblicarono sul New York Times gli
esiti di una loro ricerca durata qualche anno che riguardava proprio gli
effetti del coinvolgimento dei genitori — parental involvement, in inglese —
sulla vita, scolastica e non, dei propri figli. «La maggior parte delle forme
di coinvolgimento dei genitori», scrivono i due, «come osservare i corsi dei
figli, contattare la scuola per sapere come si comportano, aiutarli a decidere
il loro percorso scolastico o dargli una mano a fare i compiti a casa, non
migliorano i loro risultati.
Anzi, in qualche caso addirittura li ostacolano».
Insomma, la presenza costante dei genitori nella vita degli studenti delle
scuole di ogni ordine e grado non solo non è d'aiuto, bensì ha effetti negativi
sulla crescita e sui risultati dei ragazzi.